PARIGI - A volte ritornano, e nel caso di Suzuki succede spesso, almeno per i nomi. La casa giapponese ci ha infatti abituato a riprendere denominazioni appartenute al proprio...
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Allora era un’auto che quasi faceva categoria a sé, oggi potrebbe essere paragonata alla Panda Cross 4x4 o alla Opel Karl Rocks, giusto per citare i nomi di altre due auto presenti al Salone di Parigi. La nuova Ignis però può mettere sul piatto la tradizione di Suzuki nel campo delle auto piccole e dei fuoristrada, un look decisamente accattivante e anche l’essere l’unica ibrida tra le avversarie. Lo stile, per quanto originale, l’altezza di 1,59 metri e i 18 cm da terra fanno il resto. Moderno e colorato l’abitacolo, la strumentazione raccolta dietro il volante e al centro della plancia il grande schermo del sistema infotelematico, dotato di tutte e tre le forme di specchiamento (Android Auto, Carplay e MirrorLink). Il vano di carico è da 267 litri, che diventano 227 sulle versioni dotate di trazione integrale Allgrip, capacità che in ogni caso può essere modulata e ampliata grazie al divanetto scorrevole e abbattibile. Per i motori si può scegliere tra l’1.2 Dualjet a doppio iniettore da 90 cv in versione “liscia”, anche con cambio robotizzato, o in versione “gasata” con l’ibrido SHVS già introdotto sulla Baleno. Si tratta di un sistema “leggero” composto da un motogeneratore da 2,3 kW e 50 Nm che, oltre a gestire il riavvio, interviene in fase di spunto e provvede a recuperare l’energia in rilascio.
Il suo intervento è quasi impercettibile, ma il vantaggio in termini di consumo sui percorsi urbani è almeno del 10% e i benefici per il bollo, l’accesso alle ZTL e per il parcheggio sulle strisce blu producono economie tangibili per l’utente. Ottima anche la dotazione di sicurezza con 6 airbag, il sistema che rileva la stanchezza del guidatore e, grazie alla collaborazione tra telecamera steroscopica e radar, ci sono la frenata autonoma anche in presenza di un pedone e l’avviso quando si superano inavvertitamente le linee di demarcazione della carreggiata.
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Il Gazzettino