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TORINO - Il “Ritorno al futuro” della DeLorean passa per un’avveniristica coupé elettrica - ispirata all’iconico modello DMC-12 del film del 1985 con Michael J. Fox e Christopher Lloyd - ma prevede anche una evoluzione molto meno ‘estremà in quanto punta a fare di questo brand un costruttore ben posizionato nel mercato premium anche con una coupé sportiva con motore V8 tradizionale e con un suv full size di fascia alta, diretto concorrente dei vari Bmw X7, Lincoln Navigator e Cadillac Escalade ma con motore a idrogeno. Lo svela il magazine britannico Autocar che in occasione del reveal delle prime immagini della concept Alpha5 - la splendida coupé 100% elettrica nata grazie alla collaborazione tra la torinese Italdesign e la DeLorean Motor Company - riporta alcune importanti novità sul programma industriale della neo-nata DeLorean. Va infatti precisato che l’attuale costruttore, o meglio committente della operazione, è la DeLorean Motors Reimagined LLC, guidata da Joost de Vries, il manager che fino all’agosto dello scorso anno era stato responsabile vendite di Karma Automotive.
Altra posizione di spicco è quella di Troy Beetz, chief marketing officer della nuova Delorean (ha lavorato anche ui per Karma Automotive fino a febbraio 2022) mentre Stephen Wynne, che dirigeva la texana DeLorean Motor Company, è ora responsabile della divisione Classic DeLorean.
Parlando del dopo Alpha5, de Vries ha detto che «Il business case sarà un suv che verrà lanciato molto rapidamente dopo la presentazione della nostra auto-icona». Il suv prenderà la sua energia da un propulsore a idrogeno perché DeLorean «non è convinta che le batterie siano l’obiettivo finale» e resta da vedere se questo sistema a idrogeno assumerà la forma di uno schema elettrico a celle a combustibile o di un motore a combustione. Con il suo primo round di finanziamento iniziale completato, la prossima raccolta di finanziamenti di DeLorean sarà legata a un’IPO, possibilmente ad agosto. «Saremo una società per azioni - ha spiegato de Vries - Dobbiamo esserlo. Costruire automobili non è economico e per realizzarlo servono molti soldi».
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