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SEUL – Il 13 e 14 agosto si disputano gli ePrix 15 e 16 dell'ottava stagione della Formula E (quello di domenica sarà il centesimo del circuito a zero emissioni), finora quella con più corse e località coinvolte: dieci, mentre la prossima dovrebbe toccarne tredici, tre delle quali sono ancora da confermare. Si tratta delle ultime due gare con le monoposto Gen2 e anche delle prime che si corrono a Seul, la capitale della Corea del Sud. Aritmeticamente il titolo è una “discorso a quattro”, ma il due volte campione Jean Eric Vergne (Ds Techeetah) è aggrappato alla speranza per un solo punto.
Realisticamente Stoffel Vandoorne (Mercedes Eq) deve sbagliare davvero molto per non vincere il titolo e contribuire alla conferma non soltanto di quello individuale (il campione in carica è il compagno di scuderia Nyck De Vries), ma anche quello a squadre (291 punti contro i 255 della Rokit Venturi e i 244 della Ds Techeetah).
Dal punto di vista agonistico, il circuito cittadino di Seul – 2.618 metri di lunghezza con 22 curve, incluse che quelle all'interno dello stadio Olimpico dei giochi estivi del 1988 – è nuovo per tutti e, almeno in teoria, non ci sono favoriti. Ancora meno che in altre classi del motorsport, nella Formula E le sorprese sono all'ordine del giorno, com conferma l'epilogo del campionato scorso, quando Mortara e Evans si giocarono il titolo all'ultima gara ancora al via spianando la strada al successo di De Vries.
Il doppio evento coreano (alle 9 italiane di sabato e domenica il via ai due ePrix) è anche una sorta di “ultima spiaggia” per Andrè Lotterer (Tag Heuer Porsche) e per Antonio Giovinazzi (Dragon Penske). Il tedesco è al suo quinto campionato e pur essendo salito otto volte sul podio (sette piazze d'onore) non è ancora riuscito a vincere una gara e di sicuro non guiderà più la Porsche perché la scuderia lo ha dirottato sull'Endurance. Alcune indiscrezioni lo vorrebbero alla Avalanche Andretti. L'italiano è alla sua stagione d'esordio ed è il solo pilota senza punti: il secondo ePrix di Londra sembrava quello “giusto”. Era partito dalla seconda fila, ma dopo un drive through per il quale non aveva colpa si è ritirato. La sua conferma alla Dragon appare difficile e la sua permanenza nel circuito tutt'altro che scontata.
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