SANTIAGO DEL CILE – Asia, Africa e adesso America. Il quarto ePrix della quarta stagione della Formula E raggiunge il terzo continente. Per la prima volta il circuito...
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Il circuito cittadino misura poco meno di due chilometri e mezzo. Per la prima volta in Formula E le monoposto affronteranno un ponte sul fiume: si tratta di due passaggi per giro sul Mapocho. Le curve sono 12, le tornate da percorrere 37 per un totale di poco più di 91 chilometri. A Santiago del Cile non ci sarà più l'obbligo dei 45'' (come minimo) per il cambio macchina ai box. I commissari volevano eliminare il vincolo già in Marocco, ma scuderie e piloti si erano opposti.
Le prime tre gare hanno scombussolato gli equilibri delle scorse stagioni: Lucas di Grassi (Audi Sport Abt Schaeffler) è ancora fermo a zero punti e Sébastien Buemi (Renault e.Dams) ne ha 22 ma è “solo” sesto. Felix Rosenqvist (Mahindra) è l'attuale leader della classifica generale ed ha alle spalle due vittorie di fila (la prima “a tavolino”). Con i suoi 54 punti, lo svedese precede di quattro lunghezze Sam Bird (Ds Virgin) e di 11 Jean Éric Vergne (Techeeath). La graduatoria a squadre vede Mahindra in testa (75 punti) davanti a Ds Virgin (58), Techeetah (43) ed alla Jaguar Panasonic (40) che ha rilanciato il primo campione del mondo della specialità, Nelson Piquet jr, che occupa la quarta piazza provvisoria. La Renault e.Dams, che ha finora conquistato tutti e tre i titoli riservati alle scuderie, è sesta a 28.
Gli appassionati del mondiale 100% elettrico possono cominciare a seguire le monoposto fin dalle 8 del mattino di sabato, quando cominciano le prove. Nelle libere (la seconda sessione comincia alle 10.30 locali, le 14.30 italiane) i piloti possono sfruttare per intero la potenza massima delle auto, cioè 200 kW. A mezzogiorno sono in programma le qualifiche seguite alle 12.45 dalla Super Pole riservata ai piloti con i cinque migliori tempi. La griglia dei partenti è la stessa di Marrakech, dove Lopez era subentrato a Neel Jani al volante di una delle due monoposto della Dragon Racing e dove Tom Blonqvist aveva preso il posto di Kamui Kobayashi alla Andretti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino