Formula E, il mondiale elettrico debutta a Portland, un EPrix sullo stesso circuito Nascar e Indycar

il mondiale elettrico debutta a Portland
PORTLAND – La Formula E torna in pista. Nel senso che a Portland, dove il mondiale a zero emissioni approda per la prima volta (la quarta novità di questa nona...

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PORTLAND – La Formula E torna in pista. Nel senso che a Portland, dove il mondiale a zero emissioni approda per la prima volta (la quarta novità di questa nona stagione dopo Hyderabad, Città del Capo e San Paolo), sfrutta un circuito fisso, come quello di Città del Messico. Si tratta del Pir, acronimo di Portland International Raceway, dove si corrono anche l'Indycar e il Nascar. Il tracciato misura 3.190 metri di lunghezza e con le sue sole 12 curve potrebbe essere di quelli in cui i piloti preferiscono non fare una corsa di testa e risparmiare energia stando dietro, almeno fino agli ultimi giri.

L'ePrix dell'Oregon – che dovrebbe venire confermato anche nel 2024 – si corre sabato e sostituisce quelli di New York, usciti dal calendario al termine dello scorso campionato, e potrebbe venire abbinato ad un altro appuntamento statunitense, a Los Angeles, a quanto pare però eventualmente dal 2025. La novità in griglia è la conferma dello spagnolo Roberto Merhi, che Mahindra aveva schierato nelle due gare di Jakarta (18^ e 17^) dopo la decisione di Oliver Rowland di lasciare la squadra per la sua scarsa competitività. L'ex pilota di Formula 1 è stato preferito all'indiano Jehan Daruvala, che sarebbe la riserva ufficiale.

A cinque prove dalla fine del campionato, quattro piloti sono sopra quota 100 punti, dispongono di powertrain Porsche o Jaguar e i primi tre sono concentrati in sei lunghezze. In palio ci sono ancora 145 punti complessivi e, in teoria, molto può ancora succedere, soprattutto adesso che ha cominciato a vincere anche la Maserati: il pilota tedesco del Tridente Maximilian Günther, settimo della generale con 78 punti, ha appena un podio in meno (tre anziché quattro) rispetto al connazionale Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche) che guida la classifica iridata provvisoria a quota 134. Solo che il 75% di quei piazzamenti sono sul gradino più alto.

Wehrlein è tornato in testa grazie al primo e al sesto posto di Jakarta, scavalcando Nick Cassidy (Ennvision, la scuderia cliente della casa di Coventry), terzo a 128, e tenendosi alle spalle per una sola incollatura Jake Dennis (Avalanche Andretti, che impiega invece le monoposto Porsche 99X Electric), reduce da due piazze d'onore e il più assiduo frequentatore del podio in questa stagione, la prima delle Gen3: 5 secondi, un primo e un secondo posto. Negli ultimi 4 ePrix, il suo peggior piazzamento è stato il terzo posto. Mitch Evans (Tcs Jaguar) è quarto a 109 seguito dal due volte iridato Jean Eric Vergne (Ds Penske) a 97 e da Antonio Felix Da Costa (Tag Heuer Porsche) a 78. La resa dei conti è vicina a già da domenica alcuni piloti saranno tagliati fuori anche aritmeticamente dalla lotta per il titolo, che Stoffel Vandoorne (Ds Penske) è ben lontano dal riuscire a difendere (42 punti senza nemmeno un podio).

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Il Gazzettino