MORIMONDO - Dopo una sosta di preparazione, la Hyundai ha schiacciato l’acceleratore. E ha offerto la possibilità di provare nei giorni scorsi in un tranquillo paesino dell’interland milanese la nuova i30 prodotta in diverse versioni, Berlina, Wagon e Sportback, con powertrain benzina e diesel elettrificati, per mezzo di un sistema ibrido a 48V che offre maggiore spunto in partenza e riduce i consumi. Presente per un test anche una ‘sorellina’ minore, la  versione sportiva della i10, la N Line. Vengono prodotte in Repubblica Ceca e in Turchia. Secondo la Casa coreana sono al vertice nei loro segmenti per dotazioni Adas e sicurezza. A breve toccherà ai Suv, con una Tucson quasi rivoluzionata nell’aspetto e per la tecnologia, ovviamente e la Kona rivisitata. In primaverà sarà la volta dell’i40, un modello alto di gamma.

Abbiamo iniziato con la più grande delle due vetture, un’auto eclettica adatta alla famiglia per lunghi viaggi ma egualmente valida per un utilizzo a tempo pieno per spostamenti in città e comunque nel traffico delle ore di punta. Senza dimenticare che la i30 N ha dominato negli ultimi due anni il Mondiale Turismo, portata alla vittoria prima da Gabriele Tarquini, poi dall’ungherese Norbert Michelisz. Al volante della 5 porte, dotata del motore benzina più potente (159 CV), si apprezza subito la solidità della vettura, abbinata a un ottimo confort. La carrozzeria leggermente modificata dà alla nuova i30 un aspetto molto attuale, arricchito da fari e luci led e da piccole modifiche aerodinamiche e di stile.

L’abitacolo è silenzioso, si avverte solo un leggero brusio quando il sistema mild hybrid a 48 volt basato su un alternatore-starter e una batteria di piccole dimensioni, si ricarica durante le fasi di rilascio supportando il propulsore termico in varie fasi, come l’avviamento, la partenza da fermo, l’accelerazione, contribuendo a ridurre emissioni e consumi del 7% circa. Dopo un giro abbastanza lungo, effettuato in parte si statali ma anche su stradine di campagna, superando buche, trattori e ciclisti, e quindi con rallentamenti e ripartenze il consumo rilevato dal computer di bordo è sotto i 6 litri per 100 km.

Tutto sembra funzionare a perfezione e si avverte un controllo totale della situazione grazie agli innumerevoli sistemi Adas presenti. E’ persino difficile elencarli tutti. Il navigatore collegato allo smartphone è come un amico che sta vicino e ti racconta il percorso, fornendoti anche indicazioni di vario genere, arrivando persino a comunicarti il prezzo del carburante dei distributori più vicini. Connettività totale con la quale puoi controllare tutto quello che riguarda la vittoria anche da remoto. Una selva di sensori e radar, con un minimo di attenzione ti permette di viaggiare sereno, evitando lo stress soprattutto quando la circolazione si fa convulsa e pesante.
Al termine prendiamo il volante della i10 N Line.

Si nota subito che il suo «1000« tre cilindri turbo non è ibrido e ha un sound diverso, più metallico e coinvolgente (dovrebbe piacere molto ai giovani). Ma la spinta, grazie al cambio a 5 marce, è notevole e ti toglie da eventuali problemi con grande facilità. La vettura lunga 3,6 metri è agile e pronta, ma tiene molto bene la strada e frena con precisione. L’aspetto ha un buon tocco di sportività, partendo dai sedili, arrivando ai vetri posteriori oscurati e al logo N Line distribuito su carrozzeria a interni. Anche la ‘piccola’ Hyundai ha di serie una moltitudine di Adas al top del segmento.