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Francesco Bagnaia si è calcato in testa la corona di campione del mondo MotoGp per firmare d’autorità un capolavoro nel GP del Qatar. Con la sua 19/a vittoria in top class ha ripreso il racconto del mondiale con una vittoria senza ‘sè e senza ‘mà, aprendo la stagione 2024, così come aveva chiusa la precedente. Partito dalla quinta piazzola, in poche curve si è sbarazzato della concorrenza, mettendosi alla guida del gruppo, senza mollare la posizione fino al traguardo. «Ho cercato di fare il matto da subito per esser primo ed iniziare a gestire - ha spiegato Bagnaia -. Conosco il potenziale della moto e sapevo che qualcosa andava fatto per migliorare rispetto alla Sprint. Ci siamo riusciti nel warm-up, la squadra ha fatto un lavoro incredibile ed è stato tutto perfetto. Ora andiamo a Portimao ancor più consapevoli».
Con lui sul podio Brad Binder (Ktm) e Jorge Martin (Ducati Pramac).
In caccia dei tre si è messo Marc Marquez. Ha invece sbagliato partenza Aleix Espargaro: lo spagnolo da secondo si è ritrovato presto nono, riuscendo a recuperare una sola posizione alla fine. Mentre Bagnaia forzava il ritmo per mettere metri tra se e gli avversari, la parte iniziale e centrale gara è vissuta sul duello tra l’esuberanza di Binder e la tigna di Martin. I due si sono più volte superati al termine di staccate da brivido, senza risparmiarsi e mettendo a dura prova i freni. Dietro, oltre a Marc Maquez, sono risaliti Enea Bastianini (quinto alla fine con la seconda Ducati ufficiale) e Alex Marquez (sesto con l’altra Ducati del team Gresini). Intanto Acosta scatenava la sua rimonta, mettendosi in scia dei più veloci, almeno finché gli pneumatici non gli hanno presentato il conto. Mentre Binder e Martin se le suonavano, Bagnaia ha cominciato a gestire le sue gomme, stabilizzandosi su un vantaggio di circa un secondo. Per poi martellare tempi sul giro di una regolarità impressionante, fino al successo che lo porta in vetta alla classifica con 31 punti, +2 su Binder e +3 su Martin.
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