Infiniti Q60, all'attacco tra le coupé premium con un cocktail di muscoli e lusso

La Infiniti Q60
MILANO - Infiniti, un brand che ama le sfide difficili. Sbarcato in Europa (e in Italia) nel pieno della crisi globale, ha saputo conquistare con la personalità estetica,...

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MILANO - Infiniti, un brand che ama le sfide difficili. Sbarcato in Europa (e in Italia) nel pieno della crisi globale, ha saputo conquistare con la personalità estetica, la sportività elegante, il lusso discreto e non ostentato dei suoi prodotti una platea di estimatori che ha determinato una forte accelerazione delle vendite.


Merito dei modelli compatti, la Q30 e la declinazione crossover QX30, che sembrano fatti su misura per gli automobilisti europei e che nel 2016 hanno trainato il marchio di prestigio del gruppo Nissan verso risultati particolarmente significativi: +37% nella regione Emea, +140% nell'Europa centro-occidentale, addirittura +400% in Italia. E i dati di gennaio, miglior mese nella storia del brand in Italia, Europa e mondo, parlano di un'ulteriore accelerazione.

In questo trend che finalmente ha imboccato la giusta direzione si inserisce adesso una sfida non facile come quella rappresentata dalla Q60. La difficoltà non sta tanto nelle qualità della vettura – bella e filante, raffinata e tecnologica – quanto negli angusti spazi disponibili in una nicchia, quella dei coupé, saldamente presidiata dai costruttori premium, che non supera il 5% del segmento D (circa 190.000 unità all'anno nel mondo).

Una situazione che Infiniti affronta giocando la carta di un heritage solido anche se relativamente giovane rispetto a quello dei principali competitor: la Q60 raccoglie infatti l'eredità delle G35 e G37, le coupé che il marchio giapponese ha lanciato rispettivamente nel 2002 e nel 2008, rispetto alle quali sfoggia un look più dinamico, ispirato praticamente senza variazioni a quello dell'aggressiva Q80 Inspiration, la concept car che al Salone di Parigi del 2014 svelò il nuovo corso stilistico del brand.

La sportività della nuova coupé trova la massima espressione nella versione equipaggiata con il motore più moderno, potente ed efficiente mai realizzato dal brand nipponico: il V6 biturbo 3.0 della nuova famiglia VR mette a disposizione 405 cv e nel test su strada ha offerto una probante dimostrazione di cosa significhi il concetto di potente eleganza enfatizzato nella comunicazione Infiniti. Veloce e perfomante senza mai sacrificare il comfort degli occupanti del quattro (comodi) posti a disposizione, questo motore ha dimostrato un'eccellente intesa con il cambio automatico a 7 rapporti regalando emozioni da sportiva doc che trovano una significativa espressione numerica nei 5 secondi occorrenti per raggiungere i 100 km orari con partenza da fermo.

Se sotto l'aspetto estetico il temperamento della vettura traspare dallo sguardo penetrante dei proiettori full Led ispirati alla forma dell'occhio umano e dall'inconfondibile griglia a doppio arco le cui alette si aprono automaticamente quando sono richieste le massime prestazioni, sotto quello funzionale spiccano innovazioni tecnologiche importanti come lo sterzo elettronico diretto del tipo “steer-by-wire” e le sospensioni dinamiche a controllo elettronico offerte in alternativa a quelle standard. Il selettore delle modalità di guida gestito tramite il display centrale da 8 pollici consente di adattare gli assetti e le regolazioni della vettura alle diverse situazioni di guida mettendo a disposizione i livelli Standard, Snow, Eco, Sport, Sport+ e Personal.

Chi si accontenta di prestazioni meno esaltanti, ma sempre nell'ambito di un temperamento sportivo e senza compromessi in termini di comfort e di qualità della vita a bordo, può scegliere il secondo motore a listino, il 4 cilindri 2.0 turbo da 211 cv interamente in alluminio che può essere abbinato alla sola trazione posteriore, mentre i modelli V6 dispongono di trazione integrale intelligente capaci di adattare la distribuzione della coppia alle condizioni di marcia, passando automaticamente da un 100% all'asse posteriore fino al 50/50 quando l'aderenza si fa problematica.

La gamma della Q60 prevede i livelli di allestimento Premium, Premium Tech, Sport e Sport Tech. I primi due riguardano solo i modelli a trazione posteriore, gli altri sono previsti per entrambe le motorizzazioni e si distinguono esteticamente per il colore della lettera “S” che affianca il nome della vettura: se è d'argento, il modello dispone del 4 cilindri 2.0, mentre la S rossa è riservata ai modelli top con il V6 e le quattro ruote motrici. Il listino italiano spazia dai 46.900 ai 55.900 euro per la versione 2 litri, mentre i due allestimenti previsti per la Q60S “rossa” costano rispettivamente 62.400 e 68.900 euro.

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Il Gazzettino