MONTREAL - Nata nel 1998 con la denominazione Challenge Bibendum, la conferenza mondiale sulla mobilità organizzata periodicamente da Michelin - che ha contribuito in...
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Dal 1992, anno della nascita del primo pneumatico 'verde', Michelin condivide la visione di una mobilità efficace e sostenibile al servizio della migliore circolazione di persone e beni, sviluppando soluzioni per rendere la mobilità sempre più accessibile, pulita, sicura e connessa. A Montreal il Gruppo Michelin - leader mondiale come produttore di pneumatici a basso consumo energetico con 111.700 persone occupate in 171 Paesi - presenterà in dettaglio nell'ambito di Movin'On le sue proposte per ripensare e migliorare la mobilità al traguardo del 2030, quando il 60% della popolazione vivrà nelle grandi aree metropolitane.
Una road map estremamente complessa e articolata, che dovrà tener conto della difficile situazione in cui ci troviamo, visto che attualmente avremmo bisogno delle risorse prodotte dalla Terra 'moltiplicate' però per 1,6.
In occasione della Conferenza COP21 - nel novembre del 2015 - Michelin si era impegnata a ridurre del 20% l'impronta del carbonio dei propri pneumatici nel periodo 2010-2030, per 'tagliare' le emissioni di CO2 di 30 milioni di tonnellate e a ridurre l'impatto ambientale dei propri stabilimenti e centri di tecnologia del 50% tra il 2005 e il 2020 sostenendo lo sviluppo di energia rinnovabile (alla fine del 2016 Michelin ha fatto segnare in quest'ultimo ambito una riduzione del 43%).
Oggi il Gruppo francese utilizza al minimo le risorse per ridurne l'impatto sull'ambiente e sulla società e mette a disposizione dei costruttori di auto e dei clienti pneumatici con altissimi livelli di performance dal primo all'ultimo chilometro di percorrenza. L'obiettivo è di offrire non solo un alto e costante livello di sicurezza, ma anche un sensibile risparmio di carburante, grazie alla bassa resistenza al rotolamento e alla accresciuta durata. Una strategia, questa, che permette di limitare il consumo di materie prime, diminuire le emissioni di CO2 e utilizzare le gomme più a lungo e in sicurezza.
La durata delle prestazioni del pneumatico nel tempo permette di limitare il consumo di materie prime e contribuisce al contenimento delle emissioni di CO2, responsabili di una percentuale dall'85 al 98% dell'impronta del carbonio dovuta alla resistenza al rotolamento. È questa impronta che Michelin si impegna a ridurre del 20% tra il 2010 e il 2030.
Il Gazzettino