DEESIDE – Il destino congiura a favore della scuderia M-Sport, quella che rappresenta Ford nel campionato mondiale di rally. Il team britannico conquisterà anche...
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Tutto questo potrebbe succedere nella gara “domestica”, il Rally del Galles. Cioè poco più di 304 chilometri sullo sterrato (21 stage) lungo i quali Ogier ha dominato nelle ultime quattro stagioni con la VW Polo R. Adesso è chiamato a confermarsi con la Ford Fiesta. Prima di lui, e per due anni (2011 e 2012), si era imposto Jari-Matti Latvala: allora con la compatta dell'Ovale Blu, adesso con la Toyota Yaris. Per acciuffare il podio iridato avrebbe bisogno di un miracolo. O poco meno.
Ogier deve difendersi dal possibile assalto del compagno di scuderia Ott Tänak e da Thierry Neuville. Il pilota della Hyundai ha compromesso in quattro gare una stagione che poteva consacrarlo fra i grandissimi della specialità. Per due volte, a Montecarlo ed in Svezia, ha sbagliato quando stava dominando la gara. Poi, dopo una lunga e faticosa rimonta grazie alla quale aveva assunto la leadership del mondiale (a pari punti con Ogier, ma con più vittorie), è andato completamente in bianco sia in Germania sia in Spagna. Il campione uscente ha così ripreso il largo e alla vigilia della penultima prova del mondiale precede di 37 lunghezze l'estone di 38 il belga.
A spalleggiare Neuville ci saranno Hayden Paddon, che rientra dopo aver saltato il Rally di Catalogna per far posto ad Andreas Mikkelsen, che in Galles e Australia subentra a Dani Sordo. Oltre a Latvala, Toyota manda in gara Juho Hänninen ed Esapekka Lappi, mentre il trio M-Sport è completato da Elfyn Evans. Citroen, che spera di riuscire ad ingaggiare Ogier per la prossima stagione (molto dipende anche da Ford), schiera di nuovo un terzetto diverso: confermati Kris Meeke, galvanizzato dopo il successo iberico, e Khalid Al Qassimi, rientra Craig Breen, comunque il meglio piazzato del Doppio Chevron malgrado abbia saltato due tappe. Si parte giovedì sera con una speciale di poco meno di un chilometro e mezzo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino