Sicurezza stradale, per Aci numero vittime è problema sociale. Sticchi Damiani: «Attenzione su miglioramento comportamenti»

il presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani
 «Il numero costantemente elevato delle vittime della strada è un importante e grave problema sociale che genera sofferenze umane e costi inaccettabili. Tra il...

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 «Il numero costantemente elevato delle vittime della strada è un importante e grave problema sociale che genera sofferenze umane e costi inaccettabili. Tra il 2010 e il 2020 gli incidenti gravi sono diminuiti grazie ad 


auto più sicure, infrastrutture migliorate, maggior senso di responsabilità e obblighi più severi. Ma non basta, dobbiamo fare di più. È preoccupante il numero di vittime tra pedoni e ciclisti, utenti vulnerabili». Lo afferma il presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani, intervenendo al convegno «Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime» organizzato da Anas in occasione della giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada.

Principali cause degli incidenti sono «l’eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto uso di stupefacenti, distrazione o stanchezza durante la guida», mentre «il mancato uso del dispositivo di protezione acuisce le conseguenze. Bisogna fare attenzione al miglioramento del comportamento degli utenti sulle strade. L’aspetto dissuasivo è importante, ma occorre educarci al rispetto dell’altro sulla strada. Insieme alla responsabilità reciproca è fondamentale a ridurre le vittime». Per il presidente dell’Aci, un altro aspetto rilevante riguarda l’inefficienza della rete stradale, «dovuta al fatto che negli ultimi anni si sono ridotti gli investimenti in manutenzione delle strade».

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Il Gazzettino