Strade intelligenti, l'autostrada Milano-Torino parla ai veicoli. L’iniziativa di Astm in collaborazione con Volkswagen

L'autostrada Milano-Torino
La prima autostrada del futuro italiana, pronta ad accogliere in sicurezza un traffico sempre più elettrificato e connesso, nasce a cavallo tra Piemonte e Lombardia. Ma non...

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La prima autostrada del futuro italiana, pronta ad accogliere in sicurezza un traffico sempre più elettrificato e connesso, nasce a cavallo tra Piemonte e Lombardia. Ma non rinnega il passato, visto che il percorso è lo stesso che da 91 anni agevola e velocizza (cantieri permettendolo) i collegamenti tra le due metropoli del Nord.


È infatti la Torino-Milano il cuore dell’iniziativa che mira a creare il dialogo diretto tra veicoli e infrastruttura, considerato un prerequisito della mobilità del futuro. Un progetto frutto della collaborazione tra Volkswagen Group Italia e Astm, il secondo gestore autostradale al mondo con 5.400 km di concessioni tra Italia (tra cui la Mi-To), Brasile e Regno Unito, 16.000 addetti e 3 miliardi di euro di ricavi annui.



Il progetto di mobilità intelligente in fase di sperimentazione si basa sulla piattaforma software Emeras sviluppata da Sinelec – che di Astm è il “braccio tecnologico” – e capace di gestire enormi quantità di dati per garantire in tempo reale la comunicazione reciproca tra veicoli e infrastruttura, trasformando gli Its (Intelligent transportation systems) in c-Its, dove la “c” sta per “cooperative”, a sottolineare come solo la collaborazione possa generare un traffico più sicuro, fluido e rispettoso dell’ambiente.
La tratta sperimentale, 5,4 chilometri tra Arluno e Rho fiancheggiati da 10 colonnine di trasmissione, è stata messa alla prova da una Golf 8 che – ha spiegato l’amministratore delegato di Sinelec Andrea Nicolini – ha confermato l’efficacia del sistema riproponendo sul display di bordo, grazie alla tecnologia Car2X (connessione tra vettura e mondo esterno) integrata, la presenza di eventuali problematiche suggerendo al guidatore le precauzioni da osservare. «La auto – ha detto Massimo Nordio, Vice President Government Relations and Public Affairs di VW Group Italia – sono sempre più assimilabili a dei “device” su ruote, il che rende strategico il ruolo della connettività e del relativo software per una svolta che richiede l’impegno di tutti: noi costruttori, i gestori e gli utenti delle reti stradali, le istituzioni, i centri di ricerca, i produttori di tecnologia».
Un’esigenza condivisa da Umberto Tosoni, ad di Astm, il quale ha detto che tra il 2022 e il 2024 sarà resa “intelligente” la tratta Milano-Novara, con l’installazione – tra l’altro – di 50 postazioni polifunzionali di rilevamento con telecamere di sorveglianza, di una stazione meteo, di 5 punti di ricarica elettrica per mezzi di servizio e di tre stazioni di monitoraggio strutturale di viadotti, mentre l’intero percorso diventerà “smart” entro il 2030.



Una data entro la quale tra le nuove esigenze di mobilità figura anche la guida autonoma di livello 3 che nel 2030 equipaggerà 20 milioni di auto in Europa e 2,8 milioni in Italia. Lo afferma uno studio illustrato da Paolo Guglielminetti, “padrone di casa” nella sua qualità di partner Pwc. Il convegno “La mobilità di domani” si è infatti svolto nella nuova sede di PricewaterhouseCooper Italia, lo spettacolare grattacielo “curvo”, la terza Torre del comprensorio CityLife che ha contribuito a ridisegnare lo skyline milanese.

 

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Il Gazzettino