GARLENDA - Il 7 luglio si svolgerà a Garlenda, in provincia di Savona, il tradizionale raduno delle 500, giunto quest’anno alla 34ma edizione. Saranno oltre mille le...
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Ma quest’anno, tra le tante 500 presenti al mega raduno dell’estate, ci sarà un’auto speciale. E’ una 500 bianca del 1965, soprannominata Tarti, reduce da un’impresa straordinaria: guidata da Andrea e Luca Bonventre (due cugini di 30 e 34 anni) ha affrontato un viaggio di 27mila chilometri, da Torino al Giappone, attraversando 14 nazioni. A che scopo? Né per spirito d’avventura né per entrare nel Guinness dei primati. Molto più nobile, se vogliamo poetico, l’obiettivo perseguito: raccogliere sogni. I sogni di bambini malati di 14 Paesi.
Una mostra allestita a Garlenda a partire dal 10 luglio nel Museo Dante Giacosa darà modo a tutti di conoscere la “500 dei sogni” e approfondire gli scopi dell’iniziativa perseguita dai cugini Bonventre. Denominato BeRevolution, il progetto mira a raccogliere donazioni e dare visibilità alla Onlus FORMA dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Durante il lungo viaggio in 500 Andrea e Luca Bonventre sono entrati in contatto con altre associazioni che si occupano di prima infanzia concentrando la loro attenzione proprio sui bambini. Hanno chiesto di disegnare i loro sogni e li hanno raccolti per poter raccontare il mondo attraverso i loro occhi.
E’ durato 370 giorni il viaggio. Un’avventura che ha riempito il cuore dei due cinquecentisti, al termine della quale hanno espresso tutta la propria soddisfazione, ma hanno anche sentito l’esigenza di comunicare i valori legati all’impresa compiuta. Proprio per questo è stato deciso, d’intesa con il Club 500, di allestire la mostra a Garlenda.
«L’idea è mettere idealmente il visitatore alla guida di Tarti e renderlo così protagonista del viaggio, offrendo un punto di vista inusuale». Entrando in un corridoio si potranno ammirare le foto scattate dall’interno dell’auto, si percorrerà il viaggio in sequenza cronologica, attraversando tutte le nazioni, fino ad arrivare in Giappone. I disegni dei bambini, naturalmente, avranno un ruolo centrale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino