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LONDRA - Il Gruppo Volkswagen sta preparando una nuova rivoluzione che riguarderà le diverse linee di auto elettriche. Lo farà passando dal 2028-2029 alla piattaforma mecatronica Ssp (Scalable Systems Platform) che in prospettiva diventerà l’unica base per i Bev dei diversi marchi Audi, Bentley, Cupra, Lamborghini, Porsche, Seat, Skoda e Volkswagen. Annunciata nel 2021, l’architettura Ssp avrebbe dovuto debuttare con un modello Volkswagen elettrico di “nuova generazione” conosciuto come Trinity, inizialmente prevista per il 2026. Ma voci vicine al top management di Wolfsburg ipotizzano - come indicato - un rinvio al 2028 o addirittura al 2029 a causa di problemi provenienti dalla divisione Cariad dedicata al software. Come riporta il magazine britannico Autocar citando il numero del Gruppo Oliver Blume, lo stop alle piattaforme Mqb, Meb, Msb, Mlb e Ppe ( le prime due in carico alla Volkswagn e le altre tre alla coppia Vw e Audi) punta essenzialmente alla riduzione dei costi operativi del Gruppo e dunque ad un aumento della sua redditività.
L’obiettivo è di ridurre le spese in conto capitale e i costi di sviluppo del 30% rispetto al programma Meb.
Ciò potrebbe significare un fatturato di 150 miliardi di euro con «margini di profitto molto interessanti» che secondo Blume potrebbero superare il 20%. Blume ha anche sottolineato i vantaggi delle due piattaforme “trampolino” che arriveranno prima della Ssp. La prima è la cosiddetta Premium Performance Electric (Ppe) utilizzato da Audi, Porsche e Bentley, già a partire dalla Porsche e-Macan e dall’Audi Q6 e-Tron del prossimo anno. L’altra è la Meb+, che debutterà nel 2025, modernizzendo la piattaforma Meb e riducendo del 10-80% il tempo di ricarica che scenderà dai 35 minuti attuali a una media di 21.
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