La dieta mediterranea contro cibi artificiali, tra carni da laboratorio e coltivazioni fuori terra. La filiera italiana dell'agroalimentare sostenibile fa fronte compatto e lancia un appello al governo affinché l'Italia prenda una posizione forte e netta contro la “deriva” dei cibi sintetici. La posizione è emersa a gran voce nella giornata d'apertura di “Buono! Storie italiane di agricoltura, territori e cibo sostenibili”, che si è aperto oggi a Roma presso lo Spazio Rossellini, manifestazione realizzata in sinergia con il “Maker Faire Rome – The European Edition”, sotto l’egida della Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con il Santa Chiara Lab - Università di Siena, e con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri.
Roma, arriva "Buono": il primo evento su dieta mediterranea, agricoltura e sostenibilità
A farsi portavoce dell'appello, David Granieri presidente di AgroCamera, Luigi Scordamaglia per la Filiera Italia, Ivano Vacondio per Federalimentari, e Marco Pedroni di Coop, che hanno speso parole chiare in prospettiva soprattutto del pre-vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari del 2021 si terrà proprio nella Capitale, dal 19 al 21 luglio, ed è la prima posizione forte verso il Food System Summit delle Nazioni Unite in programma a New York a settembre.
Sotto la lente d'ingrandimento, quei paesi che stanno promuovendo la risorsa del cibo da laboratorio per azzerare l'impatto ambientale.