Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

MODA: INCONTRI TRA ARTE E
CULTURA

Giovedì 12 Maggio 2016 di Luciana Boccardi
Mai come in questo ultimo periodo si parla di arte e moda, moda e cultura, moda e musica  come binomi irrinunciabili; l’immateriale frivolo e l’immateriale immaginifico si raccontano  l’un l’altro, uniti dalla volontà di artisti e di para-artisti quali potremmo definire gli stilisti oggi  di alzare il tono di ciò che fantasia propone e legge del consumo  rende tangibile.
Che la moda sia una forma d’arte, un artigianato artistico che può anche toccare vertici importanti  è un fatto  che da sempre sta alla base dell’ intramontabilità  della moda come occasione di relazione, oggetto di comunicazione  , l’irrinunciabile inutile che  questa dimensione  rappresenta per l’uomo fin  dai tempi in cui un tatuaggio, un segno, una piuma stabilivano un’appartenenza al gruppo o un grado d’autorità. Non era solo il segno o la piuma, l’oggetto della distinzione ma il modo in cui essi venivano foggiati  ovvero “la moda”.  Ai nostri giorni quei distintivi di appartenenza si chiamano griffes, sono la firma dell’autore (leggi lo stilista)  che contrassegna  il modo di proporsi al prossimo , ovviamente da parte di  cultori della moda o  fashion  victims  che fanno  di una  moda   o di un modo un valore aggiunto. Sono coloro  peri quali un prodotto griffato  basta da solo a  consentire patente di inserimento , di conquista sociale, di identità.
La necessità di elevare  l’oggetto di  moda da parte dei  creatori di tutto ciò che viene destinato all’abbigliamento  a proposta “d’arte”  ha prodotto l’avvicinamento delle griffes più sensibili a manifestazioni  o dediche  nobilitanti. L’occhiolino alla cultura, per restare nel nostro tempo , è cominciato dai signori della moda nella seconda metà del Novecento:  nomi  storici  come Emilio Pucci, come Roberta di Camerino, come Raffaella Curiel che dagli anni Ottanta ha affidato  la sua ispirazione a  grandi artisti di ogni tempo;  o Laura Biagiotti con  il suo volo futurista che ci ha regalato momenti  moda “alla Boccioni” , stampe  Balla, supporti  colti forti anche della superba collezione  futurista  della stilista romana. Gli esempi che vedono l’arte e la moda a braccetto  sarebbero molti  : ultima in ordine di tempo OVIESSE  che ha realizzato un’intesa culturale  “Arts of Italy”  al cui lancio è stato associato un concerto  di Giovanni Allevi e al cui nastro di partenza si è collegata la collezione speciale che ospita tessuti stampati su motivi suggeriti da antichi mosaici :  dalla volta del  Mausoleo ravennate ai mosaici della Cattedrale di Salerno,  di antichi monumenti, della  scala dei Giganti in Palazzo Ducale a Venezia. E un incontro d’arte si prepara anche per Saverio Moschillo che nel contesto di “Napoli è di moda” rappresenterà la collezione Richmond come testimonianza di alta caratura stilistica italiana.
E se di moda e cultura vogliamo parlare a lettere maiuscole è ancora una volta il tempo di Cucinelli, del messaggio  che affonda nelle radici dell’Umanesimo tradotto dallo stilista-filosofo  in un modo più ancora che una moda vincenti. L’appuntamento con la nostra storia si affida con la firma di Cucinelli a quei cataloghi che diventano preziosi volumi da biblioteca d’antan con note e immagini che rimandano all’alba del Medioevo, agli affreschi, agli intarsi preziosi che raccontano collezioni di grande suggestione e attualità. L’ultimo catalogo pubblicato si snoda tra i quattro punti cardinali per concludersi  con “everywhere” :  modelli  di abbigliamento  che non conoscono  tempo.

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