Dopo la pausa estiva la moda si affaccia sulla prossima primavera- estate 2020 smentendo - sembrerebbe - ogni cenno di preoccupazione: c’è o non c’è crisi? Le musiche, le luci, i brillii, l’idea vincente che ogni presentazione esprime farebbero pensare a un “ va tutto bene”. Si produce. Si vende. C’è da sperare che non sia un mantra invocato per scaramanzia. Però i cervelli della moda lavorano per portare sulle passerelle del mondo le novità, nuovi look, nuove formule per affrontare quell’ideale di bellezza che rincorriamo, a volte disperatamente.
Aria nuova per MICAM, Mostra Internazionale della Calzatura, la rassegna organizzata da Assocalzaturifici che per questa 88^ edizione (nel 50° anniversario dalla fondazione) si propone sotto la nuova presidenza di Siro Badon alla guida della rassegna tra le più attese dal mondo della produzione di settore. Esponente di spicco del settore calzaturiero veneto: presidente di ACRIB e titolare del calzaturificio De Robert, di Saonara (Padova) , Siro Badon ha presentato il suo programma di rivitalizzazione delle aree produttive e di diffusione che stanno sotto l’omb rello di Assocalzaturifici. Le aziende calzaturiere oggi sono per il 17% in mani straniere, ma i propositi espressi nei programmi si rivolgono soprattutto alle piccole e medie imprese, che nella crisi generale sono tra quelle che soffrono di più. Il progetto totale di sostenibilità proclamato dalla nuova gestione è alla base dell’appoggio necessario per ottenere quello spazio che la creatività italiana merita.
Eventi, incontri, appuntamenti : i padiglioni di MICAM (aperto al pubblico dal 15 al 18 settembre ) presentano la gamma più completa della produttività non solo italiana.
Il look? Una volta c’era un detto che abbinava scarpe grosse a cervello fino : speriamo che sia vero visto che la moda impone in assoluto tacchi grossi, grossissimi, quasi tozzi anche per sandalini aperti che vorrebbero essere leggiadri. Squadrato, limato, rivestito di pelle preziosa o di tessuto, brillantato, decorato , tatuato, il tacco di sandali chiusi da cinghietta diventa il protagonista della moda per le calzature 2020. Il resto sarà ballerine o cenerentole (da segnalare le Pretty ballerinas” ) proposte nelle forme più aggraziate e portabili. Quanto al look vincente la primazia va sempre alla sneaker - che una volta chiamavamo “scarpa da ginnastica” riservata esclusivamente alla palestra - che viene proposta in forme, modi e colori tra più fantasiosi. Suola sempre ben visibile, quasi una zattera e tomaia dipinta, stampata, colorata, scritta, brillantata, griffata…
“C’è la volontà di una ricerca sempre più perfezionata sulla sostenibilità che il settore calzature vuole potenziare - afferma Mario Moretti Polegato della Geox , presentando una collezione che spazia dalla scarpa più democratica al più raffinato sandalo cinghiettato o spalmato di lusso nei dècors, fino al gioco infinito della scarpa “da tennis” oggi divenuta l’icona della moda calzaturiera sia sportiva che elegante.
Tante le firme che interpretano il new look calzaturiero, da Pakerson ai veneti Baldan , Lotto, alle intemperanze stilistiche proposte dai nuovi emergenti sensibili a influenze che esprimono novi impulsi come il genere punk interpretato in modo assolutamente personalizzato, lasciando ad altro capitolo le proposte che le grandi firme (Caovilla in primis) permetteranno di conoscere nei giorni di fashion week a Milano, dal 16 al 22 settembre. Tre i temi che in sintesi MICAM 2020 svolge: Designing Emotion (che esprime interazione tra tecnologia, artigianalità e …l’uomo); Code Create (ovvero il look futuristico per unire mondi fisici e digitali); Empower Up (la tendenza giovane che si rifà al mondo punk e alla cultura moderna africana) .
Se pensiamo che nel 2018 il fatturato del settore calzaturiero ha superato i 95 miliardi possiamo ben valutare l’importanza di una manifestazione come MICAM che punta a valorizzare sempre di più questo comparto tra i più importanti dell’intero pianeta abbigliamento .
Ultimo aggiornamento: 20-09-2019 16:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi