730 precompilato, dal 20 maggio si può modificare e inviare: cosa cambia, scadenze e chi è esonerato

Da lunedì pomeriggio si potrà cominciare ad inviare all'Agenzia delle Entrate il modello precompilato relativo al periodo d'imposta dello scorso anno. Dalle detrazioni ai redditi esteri: tutte le novità

Sabato 18 Maggio 2024 di R. Ec.
Una delle sedi dell'Agenzia delle Entrate a Roma

Inizia la nuova stagione della dichiarazione dei redditi. Il modello 730, che sia precompilato o meno, andrà inviato entro il 30 settembre 2024, il modello Redditi entro il 15 ottobre. Da lunedì pomeriggio si potrà cominciare ad inviare all'Agenzia delle Entrate il modello precompilato relativo al periodo d'imposta dello scorso anno. 

Il modello, che era già possibile visionare dal 30 aprile, può ora essere accettato, modificato o integrato rispetto alla versione messa a punto dall'amministrazione fiscale. Ma si tratta solo del fisco d'avvio perchè per chiudere la partita ci sarà tempo fino al 30 settembre per il '730' o fino al 15 ottobre nel caso si utilizzi il modello 'Redditi'.

Come sempre quello della dichiarazione dei redditi è l'appuntamento fiscale più importante dell'anno. E in molti si sono già iniziati a preparare all'invio.

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Dichiarazione dei redditi precompilata, le novità

Gli ultimi dati dell'Agenzia delle Entrate indicano che dal 30 aprile al 17 maggio, ad accedere direttamente alla fase di consultazione sono stati circa 3 milioni e 900mila di contribuenti. Da precompilata quest'anno la dichiarazione diventa anche semplificata, più immediata e fruibile, senza più quadri, codici e righi, ma divisa in semplici sezioni, come 'casa' o 'famiglia'. La modalità ordinaria utilizzata per la precompilata fino allo scorso anno rimane disponibile, ma i contribuenti potranno optare per quella semplificata visualizzando i dati (sia quelli utilizzati che non) all'interno di un'interfaccia semplice da navigare anche grazie alla presenza di termini di uso comune che indicano in modo chiaro le sezioni in cui sono presenti dati da confermare o modificare: «casa e altre proprietà», «famiglia», «lavoro», «altri redditi», «spese sostenute». Una volta che le informazioni fiscali saranno confermate o modificate e successivamente validate, saranno riportate in automatico all'interno del modello.

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I dati contenuti nei modelli

Il fisco ha pre-caricato quasi 1,3 miliardi di dati. La stragrande maggioranza - ricorda l'Agenzia con una infografica sul proprio canale Whatsapp - sono spese sanitarie (oltre 1 miliardo di documenti fiscali), seguite da premi assicurativi (98 milioni di dati), certificazioni uniche di dipendenti e autonomi (75 milioni), bonifici per ristrutturazioni (10 milioni), interessi sui mutui (9 milioni), spese scolastiche (oltre 8 milioni). Tra le novità di quest'anno, le informazioni relative ai rimborsi per il «bonus vista» (quasi 46.000), quelle inviate dagli infermieri pediatrici e quelle relativi agli abbonamenti al trasporto pubblico locale.

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Le novità per rimborsi, detrazioni e pagamenti

Da quest'anno prima di inviare la dichiarazione si potrà selezionare la voce «nessun sostituto» e chiedere così di ricevere direttamente dall'Agenzia l'eventuale rimborso, anche in presenza di un datore di lavoro o ente pensionistico tenuto a effettuare i conguagli. L'opzione è valida anche se dalla dichiarazione emerge un debito: in questo caso il contribuente che invia direttamente il modello potrà effettuare il pagamento tramite la stessa applicazione online. La procedura consente infatti di addebitare l'F24 sullo stesso Iban indicato per il rimborso.

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L'allargamento alle partite Iva

Da quest'anno anche gli imprenditori e i professionisti potranno consultare la dichiarazione precompilata contenente i redditi risultanti dalle certificazioni uniche di lavoro autonomo, da fabbricati e terreni, le spese detraibili e deducibili e quelle dei familiari. Inoltre, in caso di adesione al regime di vantaggio o al regime forfetario, direttamente tramite l'applicativo della precompilata sarà possibile completare e inviare il modello Redditi persone fisiche e aderire, a partire dal 15 giugno, al concordato preventivo.

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I redditi esteri

Come per la precompilata alla quale eravamo già abituati, anche per la dichiarazione semplificata sarà prevista l’esclusione dei controlli se si accettano senza modifiche tutti i dati proposti dal Fisco. Ora è possibile utilizzare il modello 730 anche per dichiarare alcune tipologie di redditi precedentemente esclusi. Tra questi, i redditi di capitale di fonte estera assoggettati a imposta sostitutiva, investimenti all’estero, criptovalute. In particolare per quanto riguarda le criptovalute l’Agenzia delle Entrate ha specificato l’obbligo di inserire il possesso di valute virtuali nel rigo RW1 nella colonna 3 il codice 14 («Altre attività estere di natura finanziaria e valute virtuali»).

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Come accedere alla dichiarazione dei redditi

Per visualizzare e scaricare la dichiarazione occorre accedere alla propria area riservata con Spid, Cie o Cns. Si può delegare un familiare o una persona di fiducia direttamente dalla propria area riservata sul sito dell'Agenzia. In alternativa, inviando una pec o formalizzando la richiesta presso un qualsiasi ufficio dell'Agenzia.

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Gli esonerati

Devono presentare la dichiarazione dei redditi 2024 tutti coloro che nel 2023 hanno conseguito dei redditi e non rientrano nei casi di esonero. Ma anche i vari soggetti che sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili. Si tratta dei contribuenti con partita Iva, che sono sempre obbligati a presentare la dichiarazione, anche quando non hanno conseguito alcun reddito.

Scatta invece l'esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi quando:

  • I redditi sono corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio;
  • Il reddito derivi dall’abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati;
  • Il reddito derivi da dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto;
  • Si percepiscono dei redditi soggetti ad imposta sostitutiva (diversi da quelli soggetti a cedolare secca);
  • Si percepiscono dei redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta.

E ancora, esenti dall’obbligo i soggetti che percepiscono:

  • Rendite erogate dall’Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte;
  • Alcune borse di studio;
  • Pensioni di guerra;
  • Pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva;
  • Pensioni;
  • Indennità, comprese le indennità di accompagnamento e assegni erogati dal ministero dell’Interno ai ciechi civili, ai sordi e agli invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani, pensioni sociali.

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Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 11:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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