Dal 1° settembre tutte le persone che hanno già perso o stanno per perdere il Reddito di cittadinanza potranno iscriversi alla nuova piattaforma online per i corsi di formazione e per stimolare l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro (il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, gestito dall’Inps).
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Si potrà ottenere il nuovo sussidio legato ai corsi di formazione in quattro step. Il primo è la richiesta all’Inps, con modalità telematiche. Si potranno utilizzare anche i patronati. L’Istituto concede il sussidio da 350 euro dopo aver verificato il possesso dei requisiti e delle condizioni di accesso da parte del richiedente (le persone devono avere tra i 18 e i 59 anni, un Isee non superiore a 6mila euro e rispettare una serie di altri requisiti che saranno previsti anche per l’Assegno d’inclusione). Poi il secondo passaggio. Ci si può iscrivere alla piattaforma Sissl, siglando il patto di attivazione digitale, solo dopo l’esito positivo della domanda, scegliendo almeno tre agenzie per il lavoro tra pubblico e privato.
A questo punto, terzo step, si potrà essere convocati dai centri per l’impiego (con una comunicazione diretta tra Sissl e Cpi) e firmare il patto di servizio personalizzato per poter essere avviati al lavoro o verso un percorso di formazione professionalizzante. In entrambi i casi si ricevono i 350 euro al mese. Dopo la sottoscrizione del patto ci sarà l’iniziativa di attivazione al lavoro, di cui l’Inps acquisirà traccia attraverso il Sissl. Infine, quarto ed ultimo passaggio, c’è l’accredito del sussidio e l’invio del link con le informazioni sul corso di formazione o sulle altre misure di attivazione al lavoro.
La domanda. L’invio della richiesta sul sito dell’Inps o tramite i patronati
Per avere a partire da settembre il nuovo Strumento per l’attivazione da 350 euro, legato ai corsi di formazione per il lavoro, si dovranno seguire diversi step. Il primo è la richiesta sul sito dell’Inps (ci si può rivolgere anche ai patronati). L’Istituto concede il sussidio dopo aver verificato il possesso dei requisiti e delle condizioni di accesso da parte del richiedente (le persone devono avere tra i 18 e i 59 anni, un Isee non superiore a 6mila euro e rispettare una serie di altri requisiti che saranno previsti anche per l’Assegno d’inclusione). Per quest’ultimo, che partirà dal prossimo 1° gennaio 2024, le persone si potranno far assistere anche dai Caf. Ci saranno quindi varie possibilità per riuscire ad accedere ai nuovi contributi previsti dal governo.
L’iscrizione. La piattaforma per favorire l’incrocio domanda-offerta
All’esito positivo della domanda, il secondo passaggio è la registrazione alla nuova piattaforma Sissl e la sottoscrizione del patto di attivazione digitale in cui selezionare almeno tre agenzie per il lavoro (è un’altra grande novità, si sdogana l’asse pubblico-privato). Tutte le attività di apprendimento previste dovranno essere finalizzate al conseguimento di competenze specifiche e, alla loro conclusione, dovranno essere rilasciate attestazioni dei risultati conseguiti. L’idea del governo e dell’Inps è poi di perfezionare sempre di più la piattaforma nel corso dei mesi per renderla sempre più adatta al futuro incrocio tra domanda ed offerta di lavoro. L’obiettivo, molto ambizioso, è di far trovare un lavoro dignitoso a tutti coloro che perdono il Reddito.
L’attivazione. La convocazione nei centri per l’impiego per la firma del patto
Terzo step: si potrà essere convocati dai centri per l’impiego (con una comunicazione diretta tra piattaforma Sissl e gli stessi cpi) e firmare il patto di servizio personalizzato. Questo serve per poter essere avviati al lavoro o verso uno tra diversi percorsi di formazione professionalizzante. In entrambi i casi si ricevono i 350 euro al mese del nuovo sussidio. Dopo la sottoscrizione del patto ci sarà l’iniziativa di attivazione al lavoro, di cui l’Inps acquisirà traccia attraverso il Sissl. Potranno accedere allo Strumento di attivazione anche tutti coloro che già stanno seguendo un percorso strutturato con i centri per l’impiego (programma Gol o altri progetti utili alla collettività, convalidati al momento della sottoscrizione del patto di servizio personalizzato).
L’avviamento. Accredito dei soldi e accompagnamento per trovare lavoro
Il quarto ed ultimo passaggio è l’accredito dello Strumento di attivazione da 350 euro. Contemporaneamente ci sarà l’invio del link con le informazioni sul corso di formazione o sulle altre misure di attivazione al lavoro. I soldi, però, possono essere accreditati solo quando si è formata la classe: finché non si raggiunge il numero minimo le erogazioni sono bloccate. Questo significa che se si inizia la procedura a settembre, orientativamente si riceveranno i soldi a partire da ottobre o novembre. La vera sfida, poi, sarà formare queste centinaia di migliaia di persone a delle professionalità di cui realmente hanno bisogno le aziende. Insomma, la copertura del cosiddetto mismatching, il fenomeno diventato più evidente dopo la fine del Covid.