Iran, chi comanda davvero? Dalla Guida Suprema al capo dei pasdaran fino al presidente della Repubblica, chi sono (e chi ha più potere)

Sabato 20 Aprile 2024 di Alessandro Rosi
Iran, chi comanda davvero? Dalla Guida Suprema al capo dei pasdaran fino al presidente della Repubblica, chi sono (e chi ha più potere)

Chi è che comanda in Iran? Chi prende le decisioni? Un aspetto cruciale in questo momento di estrema tensione. Il bombardamento israeliano del primo aprile all'ambasciata di Teheran a Damasco ha scatenato la risposta della Repubblica Islamica. Centinaia di missili e droni sono stati lanciati in direzione del territorio di Tel Aviv. Ma l'attacco è stato neutralizzato grazie ai sistemi di difesa e alla cooperazione degli alleati, tra cui Stati Uniti e Francia. Entrambi gli Stati hanno dato supporto al premier Netanyahu. In Israele è lui a prendere le decisioni. Insieme, naturalmente, a generali, ufficiali e membri del gabinetto di governo.

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La costituzione iraniana

Se ci fate caso, difficile che si faccia riferimento a una persona in particolare. Si parla sempre di "azioni decise da Teheran". Ma nessun individuo o specifico organismo viene nominato. E quindi le domande si rincorrono: chi ha deciso l'attacco a Israele? La costituzione iraniana del 1979, che ha dato vita alla Repubblica Islamica, è molto diversa da quelle Occidentali. Anche perché aspetti religiosi si intrecciano a quelli più strettamente istituzionali.

 

Lo schema binario

L’Iran è una teocrazia. Cosa vuol dire? Che le autorità religiose hanno anche il potere politico. Eesercitano, quindi, una forte influenza su ogni decisione. Qui la divisione. Le istituzioni civili fanno capo a un presidente della Repubblica eletto a suffragio universale ogni 4 anni, che è anche a capo dell’esecutivo. Dall’altra parte ci sono le istituzioni religiose, che sovrintendono sull’applicazione delle leggi e sul rispetto della morale islamico-sciita.

 

La Guida Suprema

Ma c'è una figura al di sopra di tutte. Si tratta della Guida Suprema, che oggi è l’ayatollah Ali Khamenei, successore di Khomeini. E il presidente della Repubblica? Sostanzialmente, conta poco. Perché non è il capo dello Stato né è la massima autorità politica. Ma ha, tuttavia, dei poteri importanti. Soprattutto di influenza.

 

Il presidente della Repubblica Islamica

Oggi alla guida del governo c’è il presidente Ebrahim Raisi. Eletto nel 2021, è un conservatore vicino alle posizioni della Guida Suprema. Apparizioni recenti? Nessuna. E questo anche se la situazione geopolitica è critica. Che sia stato quindi lui a prendere le decisioni sembra difficile. Piuttosto, di sicuro, le ha avallate.

Il capo delle Guardie della Rivoluzione

Chi detiene il potere, o almeno rivendica le azioni militari, sono le Guardie della Rivoluzione. In particolare un uomo è al comando: Hossein Salami, capo dell'IRGC, il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. L’uccisione nel 2020 del generale Soleimaini, tra i massimi rappresentanti delle forze di sicurezza, ha scosso l'esercito. Ma soprattutto ha messo in dubbio il potere politico, per questo ha preso sempre più piedi quello militare.

Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 12:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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