Robert Fico, la svolta nazionalista della Slovacchia e l'asse con Orban e Putin

Perché il premier ha imposto lo stop alle armi a Kiev

Mercoledì 15 Maggio 2024
Robert Fico, la svolta nazionalista della Slovacchia dopo le elezioni: l'asse con Orban e Putin

Se c'è un'alleanza che fa capire bene quanto i vecchi schemi destra-sinistra siano saltati guardate a Fico e Orban, capaci di saldare ideali, istanze e visioni partendo da poli apparentemente opposti.

Semplificando molto: il premier slovacco è il leader di una formazione nazionalista di sinistra che prende le mosse dal vecchio partito comunista (e che ora è stato sospeso dalla famiglia dei Socialisti europei), mentre Orban è nato e cresciuto nel solco dell'opposizione all'Unione sovietica, negli anni Ottanta il suo partito, Fidesz, chiedeva riforme liberali ed era favorevole all'integrazione europea. Dopo la prima elezione nell'Ungheria post-comunista, ha iniziato a spostarsi a destra, e ha transitato anche nel PPE. Storie distanti, gravitanti entrambi nella sfera d'influenza russa per contrasto o per attrazione, ma che alla fine si ritrovano compagni di viaggio nello stesso binario sovranista e anti occidentale.

Quando è stato rieletto Robert Fico ha mantenuto le promesse: stop agli aiuti all'Ucraina. I cittadini slovacchi solidali con Kiev hanno risposto col "Piano munizioni per l'Ucraina”, una colletta partita dalla Repubblica ceca con l'obiettivo di acquistare 800mila proiettili d'artiglieria e che ha effettivamente raccolto più di 2,8 milioni di dollari. La polarizzazione, malattia di questa epoca, non risparmia nemmeno la Slovacchia. 

Ma perchè Bratislava ha impostato questa distanza dalla causa ucraina? C'è una storica simpatia verso la Russia ma c'è anche una disposizione personale di Fico verso il Cremlino. Per capirlo dobbiamo tratteggiare il suo profilo politico e la linea della sua politica estera. Abbiamo già scritto che il premier slovacco colpito da un attentato è un politico di sinistra filorusso che è tornato al potere dopo le elezioni dello scorso settembre, con una coalizione populista-nazionalista in cui è presente una piccola formazione di estrema destra, Sns, nazionalista e filorussa (è il motivo che è costata al partito l'espulsione dal gruppo dei Socialisti europei). 

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Fico è a capo di un partito populista di sinistra (Smer-SSD, fondato nel 1999) e ha vinto le elezioni parlamentari promettendo di sospendere gli aiuti militari all’Ucraina. In campagna elettorale, inoltre, ha sostenuto di voler combattere le sanzioni occidentali alla Russia: un provvedimento che lo ha avvicinato molto al primo ministro ungherese Viktor Orban a cui lo accomuna anche il problema della salvaguardia dello stato di diritto visto il tentativo - anche in Slovacchia - di voler controllare la magistratura. Fico ha chiuso l’ufficio del Procuratore Speciale, polo di tutte le indagini anticorruzione del paese, e ha promosso una stretta sui mezzi di informazione.

Era stato costretto a dimettersi dalla carica di primo ministro in seguito all’omicidio del giornalista investigativo Jan Kuciak nel 2018. Il cronista stava approfondendo dei casi di corruzione e truffe ai fondi strutturali dell'Unione europea che hanno lambito l'esecutivo: l'ultimo articolo, pubblicato postumo, riferiva dell'esistenza di rapporti tra la 'Ndrangheta calabrese e alcuni membri del governo Fico.

Il presidente della Repubblica slovacca Peter Pellegrini (sostituì Fico nel 2018 dopo le dimissioni) completa il quadro nazionalista del Paese ed è allineato sulle stesse posizioni del premier. Pellegrini, leader del partito di governo Hlas-Sd, ha battuto al ballottaggio Ivan Korcok, candidato dell’opposizione liberale e filo-occidentale, con il 54,4% contro il 45,6% delle preferenze.

Robert Fico, il primo mandato e la crisi energetica del 2009

Ma per analizzare le radici filorusse del premier dobbiamo andare indietro e arrivare al suo primo mandato nel 2009. Il 7 gennaio di quell’anno esplose una lunga disputa tra Russia e Ucraina sul gas naturale e i flussi di gas russo attraverso l’Ucraina verso i paesi dell’UE si fermarono: la Slovacchia subì una crisi energetica in pieno inverno. Fu un bagno di sangue: fabbriche costrette a chiudere, perdite economiche pari a 100 milioni di euro al giorno. Fico disperato chiamò sia Vladimir Putin, sia il primo ministro ucraino Yulia Tymoshenko per riaprire i rubinetti. La leader ucraina fece pesare la vicinanza slovacca alla Russia mentre la visita con Putin fu di tutt'altro tenore: più amichevole. In seguito, un secondo incontro con i vertici ucraini fallì ancora: l’allora presidente slovacco Ivan Gašparovič volò a Kiev per incontrare il suo omologo Viktor Yushchenko che gli aveva detto che Naftogaz, l’azienda energetica ucraina, sarebbe stata in grado di riavviare alcuni flussi di gas verso la Slovacchia. Ma non fu riavviato alcun rifornimento e questo contribuì ulteriormente a peggiorare i rapporti. 

Da quel giorno Fico ha cominciato ad assumere posizioni apertamente anti-ucraine, racconta Alexander Duleba, membro senior dell'Associazione slovacca per la politica estera, a Politico. 

Attentato a Robert Fico, premier Slovacchia è grave

Quando è cominciata l'invasione russa nel 2022 la Slovacchia è stata uno dei più forti sostenitori dell’Ucraina. Ha inviato un sistema di difesa aerea S-300 di epoca sovietica ed è stato il primo paese, insieme alla Polonia, a inviare l’intera flotta di MiG-29. Le fabbriche di armi slovacche hanno anche venduto armi e munizioni all'Ucraina.

Fico ha ribaltato la visione pro Ucraina e nella campagna elettorale che lo ha portato alla vittoria ha detto che l'Europa avrebbe dovuto aiutare a negoziare un accordo di pace invece di inviare armi. Ha anche incolpato l’Ucraina per la guerra. «Il conflitto non è iniziato un anno fa, è iniziato nel 2014, quando i nazisti e i fascisti ucraini hanno iniziato a uccidere cittadini russi nel Donbass e a Luhansk», ha detto intestandosi la visione del Cremlino.

Dopo l'Ungheria, la Nato e la Commissione europea hanno non una ma due spine sul fianco: ora c'è anche la Slovacchia a legittimare le influenze egemoniche russe.  

Ultimo aggiornamento: 18:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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