De Gregori si sdoppia tra Dylan
e Rimmel: martedì all'Arena

Mercoledì 16 Settembre 2015 di Alessandro Comin
De Gregori si sdoppia tra Dylan e Rimmel: martedì all'Arena
L’uno aveva sfiorato l’altro in luglio, a Lucca, con un concerto in due tempi: finita la sua parte, il cantautore italiano si era congedato dal pubblico con un «vi lascio in buone mani», cedendo il palco al mitico menestrello di Duluth. Ora Francesco De Gregori, in questo caso l’allievo, traduce, canta e «deruba» l’amato maestro.

Esce il 30 ottobre l’atteso album «De Gregori canta Bob Dylan», undici canzoni tradotte e reinterpretate. Il sottotitolo è «Amore e furto», proprio come il «Love and theft» di Dylan. «Tradurlo è stata una grande avventura, in tutti i sensi, e non avrei potuto nemmeno pensare a un progetto del genere se non avessi amato da sempre il suo repertorio e il suo incredibile talento di musicista», ha spiegato De Gregori, anticipando che le canzoni «forse non sono tra le sue più conosciute qui in Italia». Ci sono per esempio "Not dark yet" (Non è buio ancora) e "Subterranean homesick blues" (Acido seminterrato).

Francesco, come molti altri cantautori italiani, ha sempre preso Dylan come punto di riferimento, tanto che gli deve molto una delle sue canzoni più famose, "Buonanotte fiorellino", ispirata da "Winterlude". E proprio Buonanotte fiorellino risuonerà martedì prossimo all’Arena di Verona nel concerto-evento che celebrerà i 40 anni di "Rimmel". De Gregori eseguirà integralmente l’album insieme a una fila incredibile di ospiti: Malika Ayane, Caparezza, Elisa, Fedez, L’Orage, Fausto leali, Ligabue, Giuliano Sangiorgi, Ambrogio Sparagna e Checco Zalone.

"Rimmel", che conteneva anche la canzone omonima, "Pezzi di vetro", "Il signor Hood", "Pablo", "Le storie di ieri", "Quattro cani", "Piccola mela" e "Pianobar", fu il disco che garantì a De Gregori in egual misura fama e polemiche, dai presunti velenosi riferimenti a Venditti (sempre smentiti) alla celebre contestazione, l’anno dopo, degli autonomi al Palalido. Ma fu soprattutto - e continua ad essere - suonato e cantato da praticamente tutte le compagnie di amici che in Italia si riunivano con una chitarra attorno a un fuoco. L’operazione nostalgia è completata dall’uscita, venerdì 18, del vinile dello stesso "Rimmel" (oltre che di "Alice non lo sa") con immagini e poster originali dell’epoca. Il concerto, invece, è sold out da tempo.
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