Elezioni, quei pubblici servizi
abbandonati per fare gli scrutatori

Martedì 27 Maggio 2014
Caro direttore,

domenica sono andato al seggio per votare e mi sono risentito riconoscendo, ancora una volta, persone che so avere un posto di lavoro fisso o essere impiegati nella pubblica amministrazione e nei servizi pubblici, svolgere i compiti di Scrutatore, Presidente o Segretario di Seggio elettorale. Questi signori, oltre a creare un probabile disservizio alle loro Amministrazioni, tolgono anche la possibilit a persone prive di un reddito di percepire almeno l'indennit prevista per svolgere tali compiti. Vista la crisi lavorativa che stiamo vivendo, non si dovrebbero invece favorire per questi incarichi elettorali i giovani senza un impiego, i disoccupati e i cassaintegrati o gli studenti universitari?


Tiziano Scarton

Venezia



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Caro lettore,

chi fa lo Scrutatore ai seggi elettorali accetta di svolgere un ruolo delicato e talvolta anche piuttosto impegnativo, che viene equiparato a quello di un pubblico ufficiale. Anche per questo, per diventare Scrutatore e Presidente di seggio, bisogna essere in possesso di precisi requisiti e, ovviamente, non si può obbligare nessuno, benché disoccupato o studente, a diventare Scrutatore contro la sua volontà. Ciò detto, sono d'accordo con lei e capisco il suo risentimento: le elezioni potrebbero essere l'occasione per fornire, innanzitutto, un'opportunità di reddito e di impegno a chi è senza lavoro o ha l'esigenza di integrare il proprio, magro, reddito.



Soprattutto credo che bisognerebbe mettere la parola fine a un’inaccettabile sceneggiata tipicamente italiana. Ad ogni tornata elettorale succede che alcuni servizi pubblici, in particolare nel settore dei trasporti locali, registrino la fuga di decine e decine di propri dipendenti verso i seggi elettorali, da dove escono solo alcuni giorni dopo a scrutini completati. Ma questo fenomeno crea inevitabilmente buchi nei servizi e disagi per i cittadini-contribuenti. A me sembra una pratica da paese incivile e l'ennesima dimostrazione dei privilegi che alcune corporazioni continuano a detenere. Del tutto ingiustamente.

Ultimo aggiornamento: 14:36