Papa Francesco ha reso note tutte le modalità per ottenere l'indulgenza plenaria durante il Giubileo del 2025.
Le indulgenze, si legge nelle disposizioni diffuse, si otterranno poi in tutte le chiese che i vescovi del mondo indicheranno, mantenendo intatto il significato simbolico del pellegrinaggio che dovrà essere perennemente rivolto alla conversione e alla riconciliazione.
«I fedeli veramente pentiti» che non potranno partecipare per gravi motivi (per esempio le monache di clausura, gli anziani, gli infermi, i reclusi o chi è in ospedale) avranno ugualmente l’Indulgenza giubilare alle medesime condizioni se seguiranno dalla tv le celebrazioni e reciteranno il Padre Nostro e il Credo.
Non mancano poi menzioni esplicite al bisogno di concretizzare opere di carità e di misericordia al servizio di poveri e disagiati o da coloro che versa in gravi situazioni. «Più precisamente si riscoprano “le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti e riscoprano altresì le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportarepazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti».
Il famosissimo Cristo di Dalì esposto a San Marcello al Corso, la mostra anticipa il Giubileo