Non c'è pace per i Campi Flegrei dove la terra è tornata a tremare ancora una volta.
#terremoto a #napoli rilevato da smartphone app Rilevatore Terremoto. L'hai sentito?
— Earthquake Network (@SismoDetector) April 14, 2024
L'ultimo fenomeno importante prima di oggi solo dieci giorni fa. Paura per gli abitanti dei comuni dell'area flegrea ma la scossa più importante è stata avvertita distintamente anche a Napoli, soprattutto ai piani alti dei palazzi della zona collinare così come sul lungomare e a Chiaia.
COSA STA SUCCEDENDO
Quello di oggi non è l'evento più forte in assoluto da quando l'incubo terremoto è tornato a farsi vivo, perché il 16 ottobre scorso il sisma raggiunse magnitudo 4.2, ciò nonostante la ripetitività del fenomeno ha spinto i residenti alle falde del Vesuvio a scendere in strada. Nessun danno è stato segnalato. In seguito all'evento la Sala situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile si è messa in contatto con le strutture locali del servizio nazionale della Protezione civile. A Fuorigrotta, uno dei quartieri più vicini all'epicentro del sisma, si è giocata regolarmente al Maradona la gara di calcio valida per il campionato di serie A tra Napoli e Frosinone. Proprio lo stadio degli azzurri è stato oggetto delle verifiche disposte dal prefetto di Napoli, Michele Di Bari, per accertare possibili danni cagionati dagli eventi sismici.
LE REAZIONI
Mentre a Napoli Fratelli d'Italia chiede l'istituzione di una unità di crisi a Palazzo San Giacomo, a Pozzuoli il sindaco, Luigi Manzoni, ha fatto un giro in città incontrando i cittadini per rassicurarli e anche per valutare eventuali criticità. Alla luce del ripetersi costante del fenomeno, segno di un processo che va avanti, con il suolo che continua a deformarsi, cresce l'attesa per la due giorni di prove di evacuazione previste a Pozzuoli il 30 e 31 maggio, che verrà fatta immaginando una 'situazione 3', l'eventualità considerata peggiore dalla Protezione civile dal punto di vista degli eventi sismici. Prima di allora una prima esercitazione in una scuola cittadina è prevista anche a Napoli il prossimo 22 aprile. "Il rischio di una evoluzione esiste, teoricamente, per il futuro - avverte il direttore dell'Osservatorio vesuviano, Mauro Di Vito - ma al momento non c'è nessun segnale di una possibile crisi eruttiva. Continua la crisi bradisismica che continuiamo a monitorare, ma non ci sono altre evidenze".