«Ero in videochiamata con mamma quando quell'uomo ha sparato.
Sezze, rissa e sparatoria nella notte: una ragazza ferita (per sbaglio) finisce in ospedale
Il racconto della vittima
Sembrava finita lì. Invece, «circa quaranta minuti più tardi io e il mio fidanzato ci stavamo alzando per uscire e andare via. Siamo usciti e il mio ragazzo ha visto arrivare un tizio e mi ha detto torniamo dentro». Ma il locale stava ormai chiudendo e «ci hanno chiesto di uscire, dato che era orario di chiusura».
È lì che sul marciapiede i due ragazzi incrociano l’uomo, è uno di quelli che hanno partecipato alla rissa. «Credo che stesse cercando qualcuno, probabilmente uno di quelli coinvolti nella rissa. Ha fermato un tizio, hanno iniziato a parlare, poi, all’improvviso, ha tirato fuori una pistola. Quando quell’uomo si è visto l’arma puntata contro, l’ha spostata con la mano, ma quello ha sparato ed è partito il colpo, che però ha preso me, mentre ero in videochiamata con mia mamma».
Martina non si fa prendere dall’emozione. «Ho avuto paura, ho sentito dolore al piede e ho lasciato cadere il cellulare, mentre». Quello stesso smartphone, rimasto a terra per tutta la sera, è stato raccolto da qualcuno e consegnato al sindaco di Sezze Lidano Lucidi, che ieri mattina all'alba lo ha riportato alla ragazza direttamente in ospedale, dove la ventenne è stata raggiunta anche dal fidanzato, dai genitori e diversi parenti, partiti nel cuore della notte da Roma per starle accanto.