A.A.A.
LE REGOLE
Per gli insegnanti, infatti, ci sono regole rigide da seguire e si rischiano come in questo caso delle responsabilità anche penali. I professori accompagnatori durante le gite scolastiche hanno il dovere di garantire la sicurezza degli studenti e di prevenire eventuali incidenti. Tuttavia, la responsabilità può variare a seconda della situazione. In generale, gli insegnanti non possono essere ritenuti penalmente responsabili per le azioni dei loro alunni durante una gita scolastica. Ad esempio, se un ragazzo o una ragazza commette un illecito, come il furto, il docente non può essere accusato del reato. Tuttavia, la situazione è diversa se uno studente subisce un incidente grave durante la gita. In tal caso, l’insegnante accompagnatore potrebbe essere ritenuto responsabile se non ha adottato le misure necessarie per prevenire l’incidente o se non ha fornito l’assistenza necessaria al momento dell’evento. Diverso il discorso che riguarda la ragazzina e i suoi coetanei indagati. Gli accompagnatori dovevano “vigilare” e non lo avrebbero fatto a sufficienza.
I DATI
Ma il problema legato alla carenza di docenti disposti ad accompagnare gli alunni nelle gite scolastiche parte da prima e ha di fatto diminuito drasticamente il numero dei viaggi. A Frosinone come nel resto d’Italia, rispetto a qualche anno fa. Uno studente su due, infatti, come successo nel 2023, non è partito. Anche se non sono solo i pochi docenti disponibili ad influire sulla diminuzione delle gite rispetto a diversi anni fa, ma anche l’aumento dei costi di alcuni viaggi, soprattutto all’estero. Per questo, per chi riesce a partire, si opta per rimanere nel Belpaese. «Non abbiamo avuto una diminuzione delle richieste, rispetto allo scorso anno i numeri sono rimasti sostanzialmente invariati – spiega il vice presidente di Fiavet Lazio, l’associazione delle agenzie, Fabio Benedetti di Frosinone - Abbiamo avuto un aumento dei viaggi in Italia e una flessione di quelli all'estero dovuta ai prezzi dei voli sicuramente più alti rispetto allo scorso anno. In Italia le mete più gettonate sono state la Sicilia, poi la Puglia e l'Umbria. Per l'estero la Spagna».