Era cominciata con una definizione minimalista, "operazione militare speciale", si è trasformata in jihad contro l'Occidente, contro i satanisti, in una mescolanza di richiami religiosi, non solo cristiani ma anche islamici visti i proclami di uno dei fedelissimi del Cremlino, il ceceno Kadyrov.
Putin, la posizione della Cina
In un commento pubblicato dal sito americano "The Hill" due analisti - Mark Toth è (economista, storico e imprenditore in pensione) e Jonathan Sweet (colonnello dell'esercito in pensione) - spiegano: «La "Madre Russia" di Putin e la jihad non funzioneranno. Il presidente cinese Xi Jinping non è interessato a un baraccone tipo Mussolini. Né la Nato è intimidita. L'Ucraina è all'offensiva e raramente i paesi firmano per una causa persa. Anche un attacco della Bielorussia a Kiev per avviare la jihad non cambierebbe il risultato finale. Putin è probabilmente finito in Ucraina e a Mosca, così come il Putinismo. La Russia non è ancora disposta ad ammetterlo o a portarlo a termine. L'appello di Putin alla jihad si trasformerà presto nell'ultimo lamento di Putin».
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Il gioco di Putin
Come arrivano a questa conclusione i due analisti di The Hill? Ricordano che in un recente discorsoo al Valdai Discussion Club di Mosca il presidente Putin ha fatto questa sorta di richiamo alla guerra santa contro l'Occidente, «i suoi valori culturali e religiosi, contro quella che Putin percepisce essere l'egemonia unipolare globale di Washington».
Osservano: «Durante il suo discorso, Putin ha continuato a martellare il tema di un Occidente decadente e immorale e lo ha snocciolato come una cultura collettiva che mina i valori del mondo musulmano. In effetti, ha affermato, è intento a distruggere il mondo musulmano - e i suoi valori - come dimostrano le azioni militari statunitensi in Siria, Afghanistan e Iraq. L'abbinamento di Putin tra cristianità russa e islam estremista in questa nuova jihad contro l'Occidente non è senza precedenti. È radicato nelle sue prime interazioni con la Siria e il suo presidente, Bashar al-Assad. La Chiesa ortodossa russa, "un elemento chiave per l'unificazione" in Russia e "centrale per la sua presa sul potere", ha pienamente accolto Putin come "il salvatore del mondo cristiano"».