Agente fa rapporto disciplinare, il detenuto si vendica con uno schiaffone. Ennesima aggressione al Baldenich

La guardia ha avuto il timpano perforato. Protesta il sindacato: "Poco personale, servono soluzioni per i carcerati di difficile adattamento"

Domenica 28 Aprile 2024 di G.L.
Agente fa rapporto disciplinare, il detenuto si vendica con uno schiaffone. Ennesima aggressione al Baldenich

BELLUNO - Ha aspettato di averlo a tiro, poi quando l’agente di custodia che pochi giorni prima gli aveva fatto rapporto per motivi disciplinari gli è passato accanto, gli ha sferrato uno schiaffone sull’orecchio con la mano a cucchiaio in modo da accentuare il danno: ennesima aggressione all’interno del carcere Baldenich ieri mattina, vittima un agente della polizia penitenziaria cui un detenuto non ha perdonato una sua precedente segnalazione al Consiglio di disciplina, l’organo interno che valuta le misure da adottare nei confronti dei detenuti cui viene fatto rapporto.

Una dei possibili provvedimenti è la perdita di giorni di liberazione anticipata. Quelli di prognosi di guarigione per l’agente colpito, cui lo schiaffo ha provocato la perforazione del timpano, invece sono una ventina. Anche in passato episodi analoghi avevano sollevato la protesta della segreteria Provinciale Uspp di Belluno: per il segretario nazionale Leonardo «ormai occorrono interventi urgenti per sanare le grosse difficoltà sia dei detenuti di difficile adattamento che del sovraffollamento della popolazione detenuta che ormai tocca livelli record di sovraffollamento, siamo ben oltre 61 mila detenutin (in Italia), è sempre più impellente trovare soluzioni per i detenuti affetti da patologie psichiatriche o di natura di difficile adattamento, d’altro canto gli organi attuali della polizia penitenziaria non consentono la fruizione di diritti soggettivi, le ferie non fruite nel 2021 erano 330, nel 2023 sono diventate 1020, i turni di servizio sono organizzati su tre quadranti, in netto contrasto con il contratto collettivo nazionale. Solo grazie agli sforzi del contingente di Belluno -conclude Angiulli- si garantisce la sicurezza nel penitenziario. È ora di dire basta alle aggressioni». 

Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 07:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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