SAN VITO DI CADORE (BELLUNO) - In zone di guerra per occuparsi degli animali, per salvarli: è l'impegno di Animal Heroes, l'associazione fondata da Esther Kef, olandese che vive a San Vito di Cadore, assieme a Eleonora Orlandi, con l'aiuto di molti altri volontari.
L'ARRIVO
«Un'ora dopo l'arrivo a Betlemme, i missili iraniani volavano sopra le nostre teste. La prima cosa che abbiamo sentito sono stati i razzi che volavano e il sistema antiaereo. Soltanto dieci minuti dopo per le strade hanno iniziato a circolare auto con sirene spiegate, in alternativa alla sirena dei raid aerei. Anche se eravamo preparati a questa eventualità, è molto diverso viverla da vicino rispetto a vederla in televisione», dice Kef. Tornata una relativa calma, l'indomani lo spazio aereo è stato riaperto e la squadra ha deciso di non avviare il piano di evacuazione e di completare la missione. Grazie al sostegno italiano, il team è riuscito a garantire, per i prossimi mesi, cibo e assistenza medica ai 25mila animali randagi sul posto. Dall'inizio della guerra Animal Heroes collabora e sostiene attivamente l'unico rifugio per animali registrato in Cisgiordania, il Bethlehem animal shelter, gestito da Diana Babish.
LA VIOLENZA
«Poiché la violenza contro gli animali è triplicata negli ultimi mesi, è stata avviata anche un'intensa collaborazione con due veterinari locali, per garantire primo soccorso e cure mediche ad animali feriti o avvelenati. La squadra è tornata con Yafa, un cane del rifugio di Diana Babish a Betlemme, che è stato adottato dal responsabile logistico di Animal Heroes». L'associazione è specializzata nell'aiutare animali vittime di guerre e disastri naturali. In Cisgiordania agisce dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas. È l'unica organizzazione europea di soccorso animale a essersi recata nella regione dallo scoppio della guerra. Dall'inizio della guerra ha raccolto 15mila euro. In precedenza aveva lavorato, con l'invio di operatori umanitari, a Hatay in Turchia, colpita dal terremoto. È stata più volte in Ucraina, nell'area della guerra con la Russia: l'inverno scorso ha allestito un canile, con ripari in legno, per contrastare le basse temperature; ha portato alimenti e medicinali, oltre ai fondi raccolti, soprattutto in Italia e in Olanda, per sostenere queste azioni.
Marco Dibona