SEREN DEL GRAPPA
Va a riposare e non si rialza più. È morto così ieri pomeriggio nel suo letto della sua casa a Caupo, Claudio Colmanet, 61 anni compiuti il 15 luglio scorso. Il violinista e direttore d’orchestra originario di Seren del Grappa è stato stroncato da un malore fulminante che non gli ha lasciato scampo. Inutili i soccorsi con gran dispiegamento di uomini e mezzi: sul posto sono accorsi l’elicottero Falco 2 e l’ambulanza medicalizzata dall’ospedale di Feltre. Il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
L’ALLARME
È stata la moglie Flora ieri a chiedere aiuto al 118, che ha subito inviato i soccorsi. Erano le 15,30. La coppia doveva fare un pisolino prima di uscire per un giro in bicicletta. Claudio si stende a letto, poi all’improvviso si alza lamentando un dolore al torace: alza il braccio e cade all’indietro e non si rialza più. I soccorritori tentano di tutto, ma ormai per l’uomo non c’era più nulla da fare: un infarto. A quel punto non è rimasto che chiamare il carro funebre. Chiare le cause naturali del decesso, non è stato necessario nessun approfondimento: la salma è già a disposizione dei famigliari.
LA COMMOZIONE
Nella casa di Caupo, una delle prime del paese accorre subito da Feltre l’amico di una vita, il maestro Pio Sagrillo. «È morto il maestro Claudio Colmanet», dice con le lacrime agli occhi. «Eravamo appena tornati dal Brasile - prosegue - dove eravamo stati chiamati dallo Stato del Mato Grosso che vuole fondare un’orchestra. Conoscevano Claudio e lo volevano per questa iniziativa». I due erano sbarcati il 16 agosto scorso e si erano rivisti il giorno dopo. «Ci avevano perso le valige a Madrid - racconta Pio - l’ho visto il 17 agosto per consegnarli le sue dopo che le avevano recuperate. Da allora ci siamo sentiti e oggi l’ho visto qui, nel suo letto senza vita. Non ci posso credere».
IL RICORDO
«È dal 1995 che andiamo in Brasile, questo viaggio era l’apice dell’attività - prosegue l’amico Pio -.