ARSIE' (BELLUNO) - Una tragedia che ha sconvolto l’intero paese. Ad Arsiè ieri due i morti uccisi dalle esalazioni del monossido di carbonio sprigionato da una stufa a gas probabilmente difettosa.
IL DECESSO
Adriano Faoro di Arsiè e Sabrina De Pellegrin di Belluno sono, infatti, morti insieme nella notte fra sabato e domenica nel sonno a causa dell’inalazione del monossido di carbonio emanato da una stufa presente all’interno della casa di via San Sebastiano ad Arsiè.
LA SERATA
Adriano Faoro risedeva in un’abitazione in via I Maggio ad Arsiè insieme ai due figli, Alessio e Manolo. Da qualche tempo frequentava Sabrina De Pellegrin di Belluno. Sabato sera i due hanno deciso di passare la serata insieme e hanno scelto l’altra abitazione di Adriano, quella in via San Sebastiano che da qualche tempo l’uomo stava ristrutturando dedicandovi tempo e investimenti. Da quanto si apprende all’interno dell’abitazione c’era una stufa a gas che serviva per riscaldare l’ambiente in questa stagione fredda. Durante la notte il suo malfunzionamento potrebbe aver fatto sprigionare Il monossido di carbonio, gas inodore che può essere letale, come lo è stato in questo caso. I due, probabilmente addormentati, non si sono accorti di respirarlo e hanno prima perso i sensi per poi perdere la vita.
LA SCOPERTA
Poco prima di mezzogiorno di ieri è scattato l’allarme. Non vedendo per cosi tante ore l’uomo, sembra che alcuni amici si siano insospettiti e abbiano tentato di chiamarlo al telefono, senza successo. Ecco quindi che è scattata la chiamata di aiuto. Sul posto sono giunti in poco tempo i carabinieri della stazione di Arsiè e successivamente i vigili del fuoco del distaccamento di Feltre seguiti dall’ambulanza del 118 inviata dall’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre. È stato necessario rompere il vetro della porta per entrare nella casa di via San Sebastiano. Una volta all’interno i sanitari non hanno potuto però far altro che constatare il decesso della coppia. La causa della morte è apparsa chiara e per questo le salme sono state subito messe a disposizione dei familiari. Il nulla osta è stato dato dal pubblico ministero di turno
LE VITTIME
Le due vittime