ABANO TERME (PADOVA) - Albergatori termali a caccia di dipendenti. Il gruppo dei giovani imprenditori di Federalberghi Abano e Montegrotto da oggi e fino a sabato sarà presente al “Salone dell’Orientamento Exposcuola” in Fiera. Una tre giorni in cui incontreranno i ragazzi, i loro genitori e gli insegnanti per raccontare il “dietro le quinte” di un settore che impiega 6mila addetti, nonché l’occasione per raccogliere adesioni ai tre appuntamenti per gli alunni di seconda e terza media l’11, il 13 e il 14 dicembre con la visita agli hotel Aqua, Formentin e President di Abano e Antoniano di Montegrotto.
LA RIFLESSIONE
«Negli ultimi anni gli istituti alberghieri hanno registrato un calo delle iscrizioni, con cui fa i conti anche l’istituto Pietro D’Abano – dichiara il presidente della Federalberghi Walter Poli - passato “l’effetto Masterchef”, le professioni legate al mondo alberghiero e della ristorazione sembrano essere meno attrattive. Un fenomeno su cui dobbiamo aprire una riflessione: il trend delle iscrizioni è destinato ad acuire, nei prossimi anni, il divario fra domanda e offerta di lavoro. Con il Centro Studi Pietro D’Abano siamo impegnati in attività che coinvolgono le scuole primarie e secondarie: un’iniziativa di cui siamo orgogliosi è l’avvio ad Abano dell’“ITS Spa Wellness Hospitality Marketing”». I profili più richiesti sono cuochi, camerieri e baristi, ma è in crescita anche la domanda di addetti al ricevimento. Allo stand si alterneranno il presidente dei giovani albergatori Giovanni Maregotto dell’hotel Aqua con la responsabile di sala Sofia Maccagnan, Silvia Bernardi del Formentin, Alessandro Viel dell’Aurora e Andrea Legnaro di Tavole Tauriliane in rappresentanza dei ristoratori.
Saranno presenti anche l’istituto “Pietro d’Abano” e l’Its dell’area termale. Secondo l’ultimo rapporto di Manageritalia Veneto e Ciset nel primo semestre del 2023 si è registrata a livello regionale una crescita dell’8 % di assunzioni, con 2.580 nuovi posti di lavoro, fra tempo determinato e indeterminato, nelle Terme Euganee. Un dato positivo che Poli non giudica però sufficiente: «Se mancano cuochi e camerieri, mancano anche responsabili di sala, addetti all’accoglienza e spa manager. La carenza di personale medico e paramedico impatta inoltre anche nelle nostre strutture, che talvolta vivono la difficoltà di reperimento di medici termalisti, ma anche di altre figure come gli operatori di assistenza termale».