Ex Italcementi, nel progetto futuro industrie, fotovoltaico e un parco

Martedì 14 Maggio 2024 di Giovanni Brunoro
Lo stabilimento Italcementi

MONSELICE - Ex Italcementi: «Demoliremo lo stabilimento, bonificheremo l’area e creeremo un’area industriale compatibile con il Parco colli». A parlare è Antonio Sala, legale rappresentante di Roncello Capital, la società interamente controllata dalla lombarda Vitali spa che potrebbe trasformare l’ex zona produttiva in un contesto moderno e sostenibile. Il dossier ha già un nome: si chiama "Monselice technology park" e ci sono alcuni rendering di un progetto di massima svelato ieri mattina alla stampa. La presentazione si è tenuta alla sede elettorale del sindaco Giorgia Bedin alla presenza di quest’ultima, dell’assessore alle attività produttive Stefano Peraro e dello stesso Antonio Sala.

L’OPERAZIONE

La genesi dell’operazione risale allo scorso dicembre, quando Roncello Capital ha presentato in Comune un progetto di rigenerazione urbana e paesaggistica del sito. Contestualmente, amministrazione e privato stanno portando avanti la negoziazione di un accordo pubblico-privato. L’obiettivo è ambizioso: ridare dignità e nuovi scopi ad un’area un tempo produttiva e in stato di abbandono da oltre dieci anni. Le attività dell’ex Italcementi sono cessate nel 2011, ma la chiusura definitiva dello stabilimento è arrivata nel 2016. Da allora, si sono susseguite alcune ipotesi, mai realizzate, di recupero dell’ex sito industriale. Fino a quest’ultima, che pare avere buone probabilità di andare a buon fine.
Vitali è un operatore esperto di bonifiche e demolizioni e Roncello si occupa, per conto della capogruppo, della ricerca di spazi da riqualificare per installarvi nuove attività. «Il nostro obiettivo - spiega Antonio Sala - è creare realtà compatibili con il territorio, rigenerare aree esistenti e limitare il consumo di suolo.

Qui in Veneto abbiamo già fatto diverse cose. A Isola Vicentina abbiamo recuperato una vecchia fornace e realizzato 35mila metri quadri di capannoni per una multinazionale. Qualche mese fa, abbiamo acquistato una vecchia cava ad Orgiano, che peraltro riforniva l’Italcementi di Monselice e forse vi installeremo un parco fotovoltaico».

IL PIANO

L’operazione di Monselice si inserisce in un accordo molto più ampio tra Vitali e Ital Real Estate, che gestisce gli asset immobiliari di Italcementi. Si parla della compravendita di beni, in prevalenza ex cementerie, situati in 17 Regioni d’Italia. L’acquisto dell’ex impianto di Monselice potrebbe perfezionarsi entro l’anno, in modo tale da consentire le attività preliminari alla caratterizzazione ambientale sul sito. Il fulcro è infatti l’ex stabilimento, che insiste su un’area di 25 ettari.
Il "mostro" sarà completamente demolito, ma prima bisognerà accertarsi che sia al sicuro: «Dai sopralluoghi e dalla documentazione, non sembra ci siano elementi pericolosi per l’ambiente - prosegue Sala - Ma i costi di demolizione e bonifica sono elevati e si aggirano tra i 15 e i 25 milioni. La pianificazione dovrà essere condivisa con Arpav e Ulss e non ha tempi certi». Terminata la demolizione, al posto della vecchia cementeria sorgerà un’area industriale: cinque capannoni delle dimensioni complessive di 10 ettari. Sala mette le mani avanti: «Non ci saranno aziende chimiche, inceneritori e attività incompatibili con la normativa ambientale del Parco colli. Ci sarà invece posto per attività che hanno manifestato necessità di espandersi».

GLI IMPIANTI

Nell’area adiacente, sorgeranno 18 ettari destinati a diventare parco fotovoltaico: si parla di un impianto di medie dimensioni capace di erogare 12 megawatt di picco. L’energia prodotta dai pannelli potrebbe essere in buona parte destinata alle attività produttive e, per il rimanente, immesse nella rete elettrica nazionale. L’ultima porzione dell’area, circa 18 ettari, diventerà un parco urbano ad uso pubblico. È proprio in quella zona che l’amministrazione comunale vuole realizzare impianti sportivi, la "cittadella dello sport" su cui il sindaco Giorgia Bedin sta puntando molto in questa campagna elettorale. L’intero progetto è ancora in fase di studio di fattibilità e molti aspetti possono cambiare. Lo ribadisce anche l’assessore Peraro: «Quell’area è destinata ad un piano unitario. Poi l’acquirente distribuirà le varie aree, che saranno misurate e delimitate».

Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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