Padova. Autovelox e T-red, 130 mila multe l'anno: ecco qual è l'apparecchio che detiene il record di sanzioni

Aumenta il numero di coloro che superano il limite di pochissimo

Lunedì 11 Marzo 2024 di Mauro Giacon
Autovelox corso Australia

PADOVA - Chissà quante vite hanno salvato gli autovelox limitando la velocità sulle nostre tangenziali. Ma di sicuro c’è che il sistema che li aziona a random (ovvero nessuno sa quando è acceso l’uno o l’altro in quel momento) funziona. E di pari passo al ritorno impetuoso degli spostamenti dovuti alla ripresa dopo l’era del Covid, sono arrivate anche le sanzioni registrate, oltre 121mila in un anno, leggermente in calo rispetto al 2022. Ma sono sempre oltre 10mila al mese, 300 al giorno. A queste dobbiamo sommare i famosi "T-red” che multano chi passa con il rosso o oltrepassa la linea bianca di stop. In questo caso assistiamo a una vera e propria esplosione. Nel 2023 hanno registrato 9.005 infrazioni al posto delle 7.247 dello scorso anno.

Siamo al 24,2 per cento. In cinque anni e con due apparecchi di meno, questo tipo di sanzioni è più che raddoppiato. Al vertice c’è sempre lo strumento del ponte Isonzo al Bassanello in entrata in città. Mentre al secondo posto si colloca l’impianto all’incrocio fra via Manzoni e via Leopardi (all’altezza delle gelateria Romana per intenderci).

Quanto si corre

Tornando agli autovelox la circostanza paradossale è che mentre aumenta il numero di coloro che “distrattamente” non si accorgono del limite ma lo superano di poco, cioè entro i 10 chilometri, ci sono degli autentici ferraristi, solo che non si corre in circuito. In 42 casi è stata rilevata una velocità superiore ai 60 chilometri orari ovvero fra i 130 e 150 chilometri all’ora dipende dal limite di velocità in quel tratto. Due volte lo ha fatto anche un mezzo pesante, camion o pullman. Però coloro che hanno superato il limite entro i 10 chilometri orari erano 88.377 nel 2022 e oggi sono 83.550. Insomma si tende a correre un po’ di più quando si supera il limite. Ora, calcolando l’importo di minima per entrambi, siamo fra i 9 e i 10 milioni. Cifra che se il Comune è fortunato, viene pagata nel 55 per cento dei casi. Mentre nel resto si va ai ricorsi o alle cartelle esattoriali.

I record

Altra curiosità. I mesi dove i sistemi lavorano di più sono giugno, luglio e agosto, guarda caso quelli delle partenze e degli arrivi dalle vacanze. Il record è stato giugno con 12.723 infrazioni, con luglio a 12.577. Per dare un’idea a gennaio del 2023 sono state 6.721, e a dicembre scorso 9.626. Chi va in vacanza accelera più di chi usa i mezzi per lavoro. Per quanto riguarda l’apparecchio che fattura di più la palma spetta ancora a quello posizionato in corso Primo maggio (tangenziale est) in direzione Padova est, fra l’uscita di Ponte 4 Martiri e quella della Piovese. Da solo ha fatto 25.227 sanzioni migliorando la performance del 2022, quando ne aveva fatte 24.987. Quello in corso Boston verso Padova sud, che è solitamente il più basso, ha fatto 1001 segnalazioni, al posto dei 915 del 2022. Lì tutti sanno che c’è. A guardare i numeri viene da fare una considerazione. Mentre sono cresciuti quelli della tangenziale est sono diminuiti in tre casi su quattro quelli della tangenziale ovest, ovvero corso Australia. Più attenti gli automobilisti anche all’autovelox nella discesa che porta verso l’imbocco di Padova est. Per quanto riguarda i t-red a parte il caso specifico del Bassanello che continua a mietere vittime in entrata in città, bisogna stare molto attenti a quando si scende dal cavalcavia di Chiesanuova in direzione centro. Perchè gli apparecchi fra via Vicenza e via Digione e via Vicenza e via Piave che sono molto vicini, sono i secondi per superamenti.

Ultimo aggiornamento: 10:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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