Dopo 16 anni ritrovate le statue del '700 rubate in chiesa: le avevano dorate. Antiquario le aveva messe all'asta, denunciato per ricettazione

Erano state lavorate e dorate, come dovevano essere in origine. Un esperto d'arte ha avvisato il direttore del museo diocesano patavino

Giovedì 27 Gennaio 2022 di Redazione Web
Le statue rubate e poi dorate. I carabinieri spiegano l'operazione

PADOVA - I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Venezia hanno restituito alla diocesi di Padova quattro statue del '700 che erano state rubate dalla chiesa di San Giovanni Battista di Ospedaletto Euganeo il 20 aprile del 2005. Si tratta della raffigurazione di San Paolo, San Pietro, una figura allegorica della Religione e una della Carità. Due di queste opere sono state acquisite da un esperto d'arte che ha avvisato Andrea Nante, direttore del museo diocesano, in quanto le stesse opere si trovano raffigurate in un sito internet in cui si possono trovare buona parte di quadri, affreschi, statue e opere culturali della diocesi padovana.

Da questa segnalazione, fornita dal Museo, i carabinieri specializzati nel ritrovamento di beni culturali sono risaliti alla casa d'aste laziale che aveva rivenduto le statue, e da lì sono arrivati al venditore che le aveva messe in commercio, un antiquario romano che è stato denunciato per ricettazione. Grazie alle investigazioni si è giunti anche a rintracciare le altre due statue e a ricomporre il quartetto trafugato da Ospedaletto.

 

Le opere, che nella loro versione originaria erano bianche, erano state lavorate per togliere la copertura e ripresentarle dorate, così come dovevano apparire originariamente nel '700 quando sono state realizzate. Le statue oggi torneranno alla loro chiesa originaria, dalla quale mancano ancora tante opere trafugate e non ancora ritrovate. Sono centinaia i quadri e le effigi rubate nelle chiese venete e la diocesi di Padova, in collaborazione con i carabinieri, sta facendo il possibile per recuperarle. «Sono felice che ci siano persone che hanno a cuore il nostro patrimonio artistico e che ci chiamano quando vedono opere che ci appartengono - ha detto il vescovo Claudio Cipolla oggi durante la cerimonia di riconsegna - ringrazio i carabinieri e tutte le persone che ci aiutano a ritrovare le i nostri beni rubati o perduti».

Ultimo aggiornamento: 20:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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