Carbonizzato dopo lo schianto Jeep contro Tir: morto assicuratore di 63 anni. Ipotesi malore

Sabato 23 Ottobre 2021 di Alberto Comisso
Federico De Antoni morto nello schianto sulla Cimpello-Sequals

ZOPPOLA - La sua Jeep Compass si è scontrata frontalmente con un autoarticolato e si è cappottata prima di incendiarsi sulla Cimpello-Sequals. Così, ieri pomeriggio, ha perso la vita Federico De Antoni, 63 anni, assicuratore della Rp Company, residente a Malborghetto (Udine), che è rimasto imprigionato tra le lamiere in fiamme.
Il terribile incidente si è verificato alle 13 poco dopo lo svincolo di Murlis di Zoppola, in direzione Sequals. Dalla parte opposta della carreggiata sopraggiungeva il bilico condotto da Mario Savio, 61enne di Zenone degli Ezzelini, dipendente della Mario Zonta trasporti. Il mezzo pesante, un Daf, era partito da Treviso ed era diretto a Spilimbergo. Era al suo secondo viaggio della giornata ed era diretto alla Robor. Nel camion c'erano 13 bancali di materiale ferroso, pronti per essere consegnati. Cinquecento metri prima del luogo dove si è verificato il sinistro, Savio si era fermato qualche minuto in una piazzola di sosta, per sgranchire le gambe. Non avrebbe mai immaginato di trovarsi di fronte a quella Jeep Compass, mentre invadeva la sua corsia. L'autotrasportatore, che in 42 anni di lavoro di chilometri ne ha macinati milioni, ha cercato di evitarla, ha raccontato ancora scosso, «ma è stato impossibile».


IL VOLO NELLA SCARPATA

Il mezzo pesante, dopo lo scontro, ha sbandato verso destra e, dopo aver sfondato il guardrail, è finito nella scarpata sottostante. Un volo di una decina di metri, ma per fortuna, Savio è rimasto indenne.

Dopo essersi ripreso dalla shock, l'autotrasportatore è subito accorso a sincerarsi delle condizioni dell'automobilista. La Jeep, trascinata per almeno una ventina di metri, si era capottata e aveva cominciato a prendere fuoco.


I TENTATIVI DI SOCCORSO

Il camionista ha cercato un estintore, anche fermando chi nel frattempo si era prestato ad aiutare, ma invano. Nel frattempo qualcuno ha allertato i soccorsi. Sulla Cimpello-Sequals, a Murlis, sono giunti i vigili del fuoco, provenienti da Pordenone, San Vito e Spilimbergo, insieme a personale medico e infermieristico del 118. Vista la dinamica è stato anche fatto decollare l'elisoccorso da Campoformido. I sanitari, una volta sul posto, hanno cercato in tutti i modi di raggiungere la macchina, ma le fiamme la stavano divorando e rendevano impossibile ogni tentativo di avvicinamento. Sono stati i pompieri a domare il rogo e a mettere in sicurezza il luogo del sinistro. Federico De Antoni era imprigionato nell'abitacolo: è morto carbonizzato.
Per recuperare la salma, i vigili del fuoco hanno dovuto usare l'autogru e sollevare la Jeep. Poi, attraverso un'operazione chirurgica, utilizzando divaricatori e pinze oleodinamiche sono riusciti a liberare il corpo e a consegnarlo alle pompe funebri. 


L'IPOTESI DEL MALORE

I rilievi dell'incidente sono stati effettuati dalla Polstrada di Spilimbergo e Pordenone, agli ordini del comandante Guglielmo Bavaresco. Probabilmente De Antoni, prima di invadere l'altra corsia di marcia, ha avuto un malore. Impossibile per l'autotrasportatore evitare la collisione. Entrambi i mezzi coinvolti, come disposto dal pm Matteo Campagnaro, sono stati posti sotto sequestro. Mario Savio ha chiamato immediatamente il suo titolare Mario Zonta, arrivato a Murlis con la moglie: «Quel viaggio avrei dovuto farlo io, invece, all'ultimo, ho chiesto un favore a Mario. Sono dispiaciuto prima di tutto per l'uomo che è morto e la sua famiglia, poi per il mio dipendente: in oltre 40 anni di lavoro, non gli era mai capitato nulla del genere». Importati le ripercussioni sul traffico. Un tratto della sr177 è stato chiuso alla viabilità, per essere riaperto nel tardo pomeriggio. 
 

Ultimo aggiornamento: 11:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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