Rovigo-Petrarca semifinale scudetto di rugby verso il "sold-out" e con il ct Quesada finalmente in tribuna

Sabato 11 Maggio 2024 di Ivan Malfatto
Gonzalo Quesada ct dell'Italrugby

ROVIGO - La semifinale scudetto FemiCz Rugby Rovigo-Petrarca Padova di domani, domenica 12 maggio,  alle ore 17 sarà un grande spettacolo. Non solo per l’importanza della posta in palio, la rivalità più antica d’Italia fra i due club e la fine di un’era per il campionato: dopo tre finali consecutive solo una delle due approderà a Parma il 2 giugno, a giocarsi il tricolore contro la vincente di Viadana-Valorugby Emilia (oggi, sabato 11 maggio, ore 17, diretta RaiSport/Dazn). Lo sarà anche per il contorno.
Lo stadio “Battaglini” va verso il sold out. Si stanno vendendo una media di oltre 300 biglietti al giorno. I circa 4.000 posti sulle due tribune dovrebbero essere pieni zeppi come nel derby-evento del girone di ritorno.

Un evento sarà anche la presenza sugli spalti del ct dell’Italia Gonzalo Quesada. Per la prima volta viene a vedere un match del Rovigo campione d’Italia (7 mesi dopo il suo arrivo) e per la seconda assiste a una partita di serie A Elite, dopo Viadana-Colorno.

Con Quesada ha chiesto l’accredito alla gara l’intero stato maggiore della Fir: il presidente Innocenti; il direttore tecnico Pacini; il direttore dell’alto livello Fernandez; il team manager azzurro Venditti; il direttore del torneo Marco Aloi, il “fantasma”, finora mai visto a Rovigo nonostante sia responsabile del campionato da due stagioni. Scherzando, ma non troppo, qualcuno voleva rispondergli: “Lei non è gradito”. Invece sarà accolto anche lui con tutti gli onori.

Domenica 12 maggio sarà una lunga giornata di rugby. Inizierà alle 12,30 sul campo 2 con la semifinale d’andata per lo scudetto Under 18 fra la FemiCz Rovigo, allenata da Stafan Basson, e l’Experience L’Aquila, imbattuta nel girone centro-sud (17 vittorie e un pari). Nel derby delle 17 poi ci sarà la passerella delle squadre giovanili della provincia. Oltre a quella del capitano Matteo Ferro, che taglia il traguardo delle 200 presenze, eguagliando al 21° posto della classifica di tutti i tempi un campione come Nino Rossi. Ferro ha smaltito del tutto la contusione al costato subita contro il Valorugby. Dovrebbe essere schierato titolare e non subentrare come nella prima semifinale con il Mogliano. La sua leadearship, il carisma e lo spirito rodigino sono da sempre un’arma necessaria per provare a venire a capo di una partita speciale come quella con il Petrarca.

Per quanto riguarda il resto della formazione, non recupera Jacob Atkins, ma si sta facendo di tutto per recuperare dall’infortunio alla spalla il seconda linea Samuele Ortis. Da quanto visto negli allenamenti sembra a buon punto. Dovesse farcela il reparto tornerebbe finalmente al completo, con Ferro e Steolo titolari, Ortis e Zottola subentranti. A questo punto nello schieramento 6+2 in panchina bisognerebbe sacrificare una terza linea (Lubian?).
 

LA FORMAZIONE ROSSOBLÙ
Altri due interrogativi riguardano il tallonatore e il mediano di mischia. Enrico Giulian uscito presto col Mogliano ha fatto allenamento differenziato, ma dovrebbe farcela. In caso contrario sarà spostato Emanuele Leccioli, con Stefano Lugato pilone sinistro al suo posto. Per quanto riguarda il numero 9, alla luce dell’ultima prestazione e della maggiore capacità di gestione in un match delicato come il derby, potrebbe partite titolare Alberto Chillon con Lautaro Bazan Velez dentro nella ripresa. Per il resto le scelte di coach Alessandro Lodi dovrebbero essere quelle risapute e obbligate.
Ultima chicca sul prestigio della partita: la designazione come arbitro dell’internazionale Andrea Piardi. Giudici di linea Rosella e Frasson, tmo Blessano. Un arbitro da Sei Nazioni. Come meritano Rovigo-Petrarca e il campionato.
 

Ultimo aggiornamento: 08:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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