Castelfranco Veneto. Il Consiglio comunale dura fino alle 3 di notte ed esplode la polemica, Dussin attacca Beltramello: «Sei un fallito». Lui è pronto a querelale

Mercoledì 24 Aprile 2024 di Leonardo Sernagiotto
Scintille in consiglio comunale a Castelfranco Veneto

CASTELFRANCO (TREVISO) - Molte volte, presenziare al consiglio comunale di Castelfranco è come assistere a uno spettacolo teatrale. Nell’arco dei diversi atti, è possibile osservare di tutto: dai monologhi al melodramma, dai silenzi assordanti ai vivaci battibecchi. Uno spettacolo tuttavia che impegna notevolmente corpo e mente, come testimoniato dall’ultima seduta di lunedì, durata 8 ore e terminata alle 3 di notte.

Un arco di tempo che mette a dura prova gli stessi consiglieri (e anche i giornalisti), i quali si accusano vicendevolmente sui motivi di una tale dilatazione temporale.

Lo scambio di accuse

Secondo le opposizioni, la maggioranza, contando unicamente su un solo voto di scarto, è costretta a fissare il consiglio comunale quando ha la certezza della presenza di tutti i suoi consiglieri, dovendo però compattare in un’unica seduta un alto numero di interrogazioni, interpellanze, approvazioni. La maggioranza, dal canto suo, punta il dito contro la durata degli interventi delle minoranze, che supererebbero quanto previsto dal regolamento e che spesso avrebbero l’unico scopo di rallentare i lavori del consiglio. Quali siano le cause, nell’ultima seduta il rendiconto 2023 del Comune è stato presentato dai diversi assessori nel cuore della notte, al termine del quale le forze di opposizione hanno presentato le loro domande e osservazioni, spesso molto critiche. Una discussione tuttavia a senso unico, in quanto al termine degli interventi, nessun assessore ha replicato. Un silenzio non tollerato dall’opposizione. Se Vittorio Lago parla di situazione «ridicola», Maria Gomierato (Noi la Civica) commenta: «Non è accettabile una gestione del genere di un argomento così importante. Non erano domande pretestuose, ma poche e precise. Si è lasciato il segno con una brutta pagina». Caustico anche Sebastiano Sartoretto (Castelfranco Merita): «Vi è stata una gestione scellerata della seduta consiliare, mai vista prima in 40 anni di vita amministrativa». A intervenire dalla maggioranza è Luciano Dussin (Lega), che esordisce accusando l’opposizione di appesantire il clima politico con «ondate di domande e argomentazioni ridondanti. Quando si va oltre il limite, si perde interesse. Da parte vostra ho percepito solo offese».

Lo scontro

Poi, rivolgendosi direttamente al dem Claudio Beltramello, con il quale già in passato c’erano stati roventi scambi di battute, i toni si inaspriscono: «Tu apri la bocca solo per offendere. Non sei nessuno, sei un perdente. Rispetto agli assessori e alle loro capacità, sei un fallito, anche nel sociale» lo apostrofa Dussin. All’indomani del consiglio, replica Beltramello: «Sono intervenuto criticando aspramente alcuni assessori (nello specifico Oscar Miotti al sociale, ndr), sottolineando le loro pochezze, i loro sbagli e i loro errori, restando però sui fatti e sui documenti. Dussin confonde il sentirsi offeso con le offese. Lui ha travalicato il limite, con insulti diretti alla persona, tanto che sto pensando di querelarlo. Se sono un perdente perché devo lavorare tutti i giorni invece di vivere di prebende, allora sono orgoglioso di esserlo, così come essere considerato un fallito dopo essermi impegnato in Africa per 7 anni, cercando di aiutare realmente le persone, invece di riempirmi la bocca con “Aiutiamoli a casa loro” ma senza mai agire, come quando Dussin era parlamentare». Cerca la via della mediazione Guido Rizzo (FdI): «Non si può arrivare a tarda notte per discutere di questioni così importanti: è controproducente per la qualità del dibattito. Non era necessario che gli assessori illustrassero il contenuto di documenti che i consiglieri hanno da oltre un mese, ma sarebbe stato opportuno che si fosse proceduto direttamente con le domande dei consiglieri, anche perché il non aver risposto ha esposto gli assessori alle critiche. Auspico che in futuro non si assistano a scambi di offese da ambo le parti».

Ultimo aggiornamento: 10:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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