CONEGLIANO (TREVISO) - L'orma lasciata da una scarpa e alcune impronte digitali. Sono i primi reperti isolati dagli uomini del reparto investigazioni scientifiche di Parma, arrivati ieri per i rilievi nell'appartamento dove è stata uccisa la 72enne Margherita Ceschin, al civico 15 di via XXVIII Aprile, nel quartiere di San Pio X di Conegliano.
IL SOPRALLUOGO
Un primo sopralluogo in casa al quale era presente anche l'avvocato Umberto Saracco che assiste le figlie di Margherita Ceschin e gli uomini del Ris si sono concentrati subito sulla vettura bianca di proprietà della pensionata dalla quale sono stati tolti i teli bianchi con i quali era stata isolata nei giorni precedenti così come la terrazza. Proprio l'auto potrebbe essere stata utilizzata dai malviventi come "scala" per raggiungere il terrazzino dal quale poi sarebbero entrati dalla finestra lasciata aperta, venerdì sera. Gli uomini in tuta bianca hanno passato centimetro per centimetro la carrozzeria dell'auto prima con pennelli per l'applicazione della povere e poi con torce stroboscopiche anche con raggi Uv, in grado di rilevare ed esaltare le impronte latenti. Un'operazione minuziosa, durata una quarantina di minuti. I rilievi si sono concentrati in particolare sul cofano dove è stata trovata un'impronta di calzatura ritenuta interessante e sul finestrino lato passeggero. Anche qui sarebbe stata rinvenuta almeno un'impronta digitale. Quindi l'ispezione ha interessato i tubi del gas e la grondaia e il terrazzino.
L'ABITAZIONE
Verso mezzogiorno gli uomini del Ris hanno fatto rientro nell'abitazione, passando al setaccio il terrazzo e le ringhiere, quindi la cucina e le altre stanze, soprattutto la camera da letto che sarebbe stata messa a soqquadro. Le operazioni si sono concluse nel tardo pomeriggio di ieri.