«Sono qui per ricordare gli innocenti trucidati ma anche per chiedere perdono a nome delle istituzioni per il silenzio colpevole che per decenni ha avvolto le vicende del confine orientale e per rendere omaggio agli istriani, giuliani e dalmati che per rimanere italiani decisero di lasciare tutto per restare con l'unica cosa che i comunisti titini non potevano toglierli, l'identità». Lo ha detto Giorgia Meloni alla cerimonia alla foiba di Basovizza. «Fiumani, istriani e dalmati, pagando un prezzo altissimo, hanno deciso di essere italiani due volte, per nascita e per scelta - ha proseguito la premier -.
La cerimonia
«Uno dei padri della nostra nazione, Giuseppe Mazzini diceva che la patria è la famiglia del cuore allora voi che quella patria avete difeso e costruito siete la nostra famiglia. Siete madri e padri, sorelle e fratelli, nonni, zii, cugini e i vostri ricordi sono i nostri ricordi. Le vostre lacrime sono le nostre lacrime, le vostre storie sono le nostre storie», ha detto ancora Meloni. «Alle vittime delle foibe e agli esuli tutti, italiani due volte, per nascita e per scelta. Grazie. L'Italia onora il vostro sacrificio», ha scritto la premier sull'album delle presenze dopo aver visitato il centro di documentazione del Monumento nazionale di Basovizza. «Su questa Patria giura e farai giurare che sarete sempre, ovunque e prima di tutto italiani»