UDINE - «Non ho ancora ricevuto atti dalla Procura di Udine con la fissazione dell'autopsia, per la quale noi sicuramente nomineremo un perito: la posizione del mio assistito resta tuttavia la stessa, riserbo e silenzio nel rispetto del dolore dei familiari della vittima»: lo ha detto l'avvocato Stefano Buonocore, legale di Pietro Schneider, 71 anni, e proprietario della Burimec, l'azienda metalmeccanica specializzata nella costruzione di impianti per la pesatura e l'industria siderurgica in cui è morto Lorenzo Parelli, e per questo indagato.
Sono due i quesiti che la Procura ha chiesto di risolvere prioritariamente agli investigatori: se la mansione che stava effettuando la vittima era compatibile con il suo progetto di stage aziendale e cos'abbia provocato l'improvvisa caduta della putrella di acciaio che ha colpito e ucciso il 18enne.