Ztl, multe non pagate: arrivano le cartelle esattoriali

Venerdì 18 Marzo 2022 di Camilla De Mori
Cartelle esattoriali a pioggia per le multe non pagate: "botte" da 30 o 40 mila euro l'una

UDINE - Pioggia di cartelle esattoriali, con botte anche da 30mila o 40mila euro al colpo, in seguito alle multe non pagate per l'accesso irregolare in ztl nel 2018.

L'occhio elettronico delle telecamere posizionate ai varchi della zona a traffico limitato dall'amministrazione Honsell (e poi spente dalla giunta Fontanini), allora, non perdonò i furbetti: una stangata che si tradusse in quasi 35mila verbali. Per una quota di quelle sanzioni i cittadini fecero ricorso (con diversi esiti), mentre altri pagarono. Ma è per gli importi non saldati per quei verbali del 2018 che ora la mano pubblica, passata la bufera Covid, chiede il conto.


LE ASSOCIAZIONI

«Le cartelle esattoriali per le multe del 2018 stanno arrivando e sono situazioni molto difficili. I margini di intervento ora sono assolutamente esigui», spiega Barbara Puschiasis di Consumatori attivi, associazione che fu molto attiva all'epoca nel contestare i verbali («Fecero ricorso circa in tremila, ma più di diecimila verbali furono pagati», ricorda). Migliaia di multe, però, non vennero saldate. E adesso arriva il conto. Puschiasis, a spanne, ritiene che potrebbero essere «oltre 10mila» le cartelle in arrivo. «C'è margine per i ricorsi in caso di vizi di notifica del verbale o nel caso di vizi della cartella di pagamento». «Ci sono arrivate diverse decine di segnalazioni. Da noi arrivano soprattutto quelli che hanno le cartelle più cospicue. La più alta è di 40mila euro. Con 200 verbali si arriva anche oltre. Per chi si è trovato prima il Covid, adesso il caro bollette e ora riceve anche la cartella esattoriale, sarà un duro colpo». Nei casi portati all'esame dell'associazione, spiega, «noi verifichiamo prima di tutto se si tratta di posizioni per cui avevano già fatto il pagamento, che poi magari non è stato registrato. Poi vediamo se erano stati presentati ricorsi e se sono stati accolti. Poi andiamo a verificare se le notifiche dei verbali sono state effettivamente regolari. All'epoca erano talmente tante le multe che anche le Poste erano congestionate. In quel caso si valuta l'opposizione, perché alla fine ci sarebbe una cartella il cui atto presupposto non è stato notificato». Adesso l'amministrazione Fontanini, con l'introduzione di un'area pedonale senza ibridi, vuole riaccendere le telecamere entro fine anno. «Vedremo se di nuovo ci sarà una trappola per chi accederà al centro - dice Puschiasis -. Sarebbe bene, invece di riattivare le telecamere, che mettessero dei blocchi fisici che si alzano e si abbassano, così il cittadino non cade in inganno». «Se ora riattiveranno le telecamere ai varchi, bisognerà confrontarsi con il Comune - dice Erica Cuccu (Federconsumatori) -. Al prossimo tavolo sulla zona pedonale porremo il tema». Della questione si è interessato l'assessore Alessandro Ciani: «Mi hanno confermato che stanno arrivando queste cartelle esattoriali. Erano state bloccate a causa della pandemia e ora arrivano dopo lo sblocco. Il Comune in questo momento purtroppo non ha nessuna possibilità di intervenire. Le telecamere ai varchi della Ztl, le abbiamo spente appena arrivati. Questa situazione è la conseguenza - dice Ciani - di una gestione scellerata da parte della precedente amministrazione, che ha gestito un tema delicatissimo quale l'attivazione delle telecamere in Ztl con una superficialità indescrivibile. E queste sono le conseguenze». Per molti sarà una batosta. «Sono situazioni drammatiche per alcuni imprenditori ma anche per i residenti. Io sono stato contattato da una signora che lavora in una scuola con la madre disabile a casa, a cui è arrivata una cartella da oltre 30mila euro. Forse qualcuno non ha seguito il percorso giusto. Ma il problema è alla radice: quando si fanno scelte di questo tipo la cittadinanza va informata in modo corretto e martellante. Tutti devono sapere esattamente le modifiche introdotte e nessuno può essere messo in condizione di dire: Io non lo sapevo. Così si gestisce la Ztl». Ora il Comune riaccenderà le telecamere. «Le riaccenderemo ma facendo l'esatto opposto di quanto fatto dalla precedente amministrazione. Informando i cittadini e senza arrivare a decine di migliaia di multe».


LA CITTADINA

Anche Manuela Rizzo, collaboratrice scolastica, con una mamma disabile di 89 anni, che oggi vive a Basiliano, ha raccontato sui social di aver ricevuto una cartella «da 30.555,04 da pagare entro 60 giorni per multe dal 13 aprile al 23 luglio 2018», scatenando una ridda di commenti. «Vivevo in riva Bartolini, avevo fatto il cambio di residenza nel 2016 e allora nessuno mi ha informata che servisse un pass», sostiene. «Nel 2018 appena messa la telecamera iniziarono le prime multe che pagai». Ma poi ne ricevette «altre 100». Nel frattempo cambiò casa. E 3 settimane fa le è arrivata la maxi cartella. «Prendo mille euro al mese e ho un mutuo sulle spalle, non posso pagare. Non ho quella possibilità. Sono distrutta emotivamente».

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