Elezioni europee, sulla scheda Forza Italia prima e la Lega ultima. Estratto a sorte l'ordine delle 12 liste

Giovedì 9 Maggio 2024 di Alda Vanzan
Elezioni europee, sulla scheda Forza Italia prima e la Lega ultima

Curioso che le aspettative e i timori dei partiti si riversino nella casualità di una estrazione a sorte. Forza Italia di Antonio Tajani punta al sorpasso sulla Lega? La Lega di Matteo Salvini teme di perdere voti? Ebbene, sulla scheda Forza Italia sarà prima, la Lega ultima. È, ovviamente, solo un ordine casuale perché a decidere saranno i cittadini, ma intanto a Palazzo Corner Contarini dai Cavalli ieri mattina è andata così.

A Venezia, nella sede della Corte d'Appello, a mezzogiorno si è infatti riunito l'Ufficio elettorale circoscrizionale, presieduto da Elisa Mariani, per l'ultimo atto di questa tornata in vista delle elezioni europee dell'8 e 9 giugno. Se il 30 aprile e il 1° maggio c'è stato il deposito delle liste e successivamente si è atteso il responso della Cassazione in merito ai ricorsi presentati dai ricusati, ieri c'è stato il sorteggio. E cioè l'estrazione a sorte per decidere con quale ordine le 12 liste ammesse al voto compariranno sulla scheda elettorale e sui cartelloni nella circoscrizione del Nordest che raggruppa Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Emilia-Romagna.

Ora toccherà alla Prefettura disporre la stampa del materiale elettorale.


Elezioni Europee, l'ordine delle liste sulla scheda


Il risultato del sorteggio? Il primo simbolo in alto a sinistra che l'elettore troverà sulla scheda sarà quello di Forza Italia. A seguire ci saranno gli altri 11 simboli: Stati Uniti d'Europa, Alternativa Popolare, Pace Terra Dignità, Movimento 5 Stelle, Libertà, Alleanza Verdi Sinistra, Partito Democratico, Fratelli d'Italia, Azione, Svp Südtiroler Volkspartei, Lega. Alle operazioni di sorteggio era presente un unico rappresentate di lista, Gianluca Schiavon di Pace Terra Dignità.


Va ricordato che le liste presentate sono state in tutto 17, ma 5 non sono state ammesse: Partito Animalista, Democrazia Sovrana Popolare, Italia dei Diritti, Unione Cattolica Italiana, Forza Nuova sono state ricusate. I ricorsi del Partito Animalista e di Forza Nuova non sono poi stati accettati. Inizialmente era stata esclusa anche Alternativa Popolare, ma la Cassazione l'ha riammessa. Adesso sono 166 i candidati per 15 seggi in palio. Questa la sfida tra i capilista: Antonio Tajani Forza Italia, Graham Roberto Watson Stati Uniti d'Europa, Stefano Bandecchi Alternativa Popolare, Raniero Luigi La Valle Pace Terra Dignità, Sabrina Pignedoli Movimento 5 Stelle, Cateno De Luca Libertà, Cristina Guarda Alleanza Verdi Sinistra, Stefano Bonaccini Pd, Giorgia Meloni Fratelli d'Italia, Carlo Calenda Azione, Herbert Dorfmann Svp, Paolo Borchia Lega.



Il voto di giugno sarà anche un test in vista delle Regionali che interesseranno il Veneto tra il 2025 e il 2026 (la data non è stata ancora decisa): a meno di sorprese, il terzo mandato per i governatori non sarà concesso e per il dopo Luca Zaia tutti i partiti del centrodestra, quindi anche Fratelli d'Italia e Forza Italia, si sono già fatti avanti. Il riferimento sarà quello delle Politiche 2022, quando in Veneto FdI ottenne il 33%, la Lega precipitò al 14,6 e Forza Italia salì al 7,4.

Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 08:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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