MESTRE - È l’unico terminal esistente e funzionante di quelli che il Comune vuole realizzare per cambiare l’accesso a Venezia, riducendo drasticamente i passaggi sul ponte della Libertà e le soste nei garage di piazzale Roma e del Tronchetto, e fermando quindi i grandi flussi dei turisti in terraferma.
IL PARCHEGGIO
Il parcheggio da 500 posti auto più 30 pullman, invece, negli anni Ottanta era gestito dal Comune e in seguito dall’Aci. Attualmente campeggio, parcheggio e linee di trasporto acqueo sono della Holding Terminal Fusina che controlla anche Attf, Azienda trasporti turistici Fusina, create dall’avvocato Giorgio Falcon che, con alcuni soci, aveva acquistato le terre a fianco del naviglio Brenta, il più antico e importante punto di accesso a Venezia. Oggi è guidata dall’architetto Paolo Falcon, da Claudio Valente, direttore tecnico del terminal e presidente di Attf, e da Antonio Stifanelli (ex direttore generale di Actv e presidente di Pmv la società del tram) consigliere delegato del terminal; oltre che dall’avvocato Marco Falcon e dal padre Giandomenico Falcon. Terminal Fusina, poi, è in Ati al 5% (Associazione temporanea d’impresa) con Alilaguna per gestire in concessione alcune linee che Actv ha dovuto mollare per mantenere il servizio di trasporto pubblico in house: gestiscono quelle per l’aeroporto, da Chioggia a San Zaccaria e, appunto, da Fusina alle Zattere, in seguito a regolare gara d’appalto, ed ora sono in attesa che il Comune dia il via definitivo. «Nonostante questo terminal sia vivo e operativo da molti anni abbiamo spesso la sensazione che il Comune non lo tenga in considerazione» affermano i responsabili della Holding e delle società collegate. L’Actv ha diminuito le corse di terraferma rispetto ad anni fa: attualmente c’è la linea 16 solo nei giorni feriali che dal terminal di Fusina porta alla rampa Rizzardi di Marghera, dopodiché si deve aspettare una coincidenza per arrivare a Venezia o a Mestre; le corse che percorrono la Riviera del Brenta, invece, non transitano per Fusina, al massimo si può cambiare bus a Malcontenta ma gli orari sono radi e di domenica non c’è alcun servizio. Ora che a fianco del terminal ormeggiano le navi da crociera non è ancora stato pensato un collegamento che dalle banchine delle Autostrade del mare arrivi fino a Fusina per poi raggiungere Venezia via acqua. E poi c’è lo scandalo della punta dove c’era una bellissima stazione del treno, con galleria che portava all’imbarcadero e un bar in un edificio del ‘600: oggi l’intera struttura è diroccata e dagli anni Novanta il bar è in un container. La proprietà è del Comune e del Demanio che non hanno ancora pensato di restaurare e ridare vita a quello che è l’unico punto panoramico accessibile al pubblico della terraferma sulla laguna e su Venezia. Nonostante l’isolamento in cui si trova il terminal, il servizio di linea Fusina-Zattere trasporta una media di 150 mila passeggeri l’anno, mentre quello commerciale per gli Alberoni arriva a 48 mila, e nel campeggio soggiornano 130 mila turisti.