«Fentanyl, droga killer minaccia nazionale»: dal G7 di Venezia Carlo Nordio lancia l’allarme

Il ministro della Giustizia: «Negli Stati Uniti ha fatto più morti della guerra in Vietnam»

Sabato 11 Maggio 2024 di Gianluca Amadori
Il ministro Carlo Nordio

VENEZIA  - Anche l’Italia rischia di essere presto invasa dal Fentanyl, la pericolosa droga sintetica che in un solo anno, negli Stati Uniti, ha provocato oltre 60mila morti.
L’allarme è stato lanciato dal ministro Carlo Nordio a conclusione dei lavori del G7 della Giustizia, ospitati alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, a Venezia.
«Si tratta di una droga dannatamente letale e perniciosa - ha spiegato Nordio - È sufficiente una dose minima per uccidere o provocare danni irreversibili.

Negli Usa ha già provocato danni spaventosi: in soli 12 mesi più vittime della guerra in Vietnam! Ora si sta diffondendo ed è già arrivata anche in Italia: serve una concreta azione di prevenzione e di contrasto».

INDAGINI COORDINATE
Assieme ai responsabili della Giustizia di Usa, Canada, Giappone, Francia, Germania e Regno Unito si è discusso di questa emergenza nel corso di una delle sessioni del vertice, dedicata al contrasto alla criminalità organizzata (anche quella che gestisce la tratta di esseri umani) da realizzare attraverso l’omogeneizzazione delle normative e un maggiore coordinamento delle indagini e delle operazioni di polizia. Obiettivi per raggiungere i quali è stato costituito Venice Justice Group, un organismo permanente la cui prima riunione è prevista per l’autunno. Nel frattempo gli uffici tecnici si occuperanno dei lavori preparatori.
Il vertice si è chiuso con una conferenza stampa nel corso della quale il ministro Nordio ha parlato di «due giorni di lavoro intenso, estremamente proficuo, che si sono conclusi con una assoluta concordanza di visione su una serie di temi essenziali. Abbiamo parlato dell'Ucraina, una tema doloroso che però ha visto tutti noi uniti non soltanto nel condannare l'aggressione da parte della Russia ma nella convinzione di aiutare nella ricostruzione e nella lotta alla corruzione».
Sul tema della droga il ministro della Giustizia ha insistito: «Ci sono molti modi per aggredire una nazione e tra queste anche minare la salute pubblica: il Fentanyl è una minaccia senza precedenti anche per via della sproporzione tra gli esegui costi di produzione e i prezzi di vendita. Mezzo grammo è sufficiente a provocare danni gravissimi».

INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Altro tema al centro del confronto è stato quello dell’intelligenza artificiale e dei rischi che può comportare un suo utilizzo criminale: «È in grado di manipolare i dati, anche elettorali, compromettendo il sistema democratico», ha spiegato Nordio.
In mattinata si è tenuto un incontro con il tedesco, Marco Buschmann, per uno scambio di vedute sulla proposta di direttiva Ue anticorruzione: i due ministri si sono trovati , «sulla stessa linea di pensiero riguardo ai temi dell'abuso d'ufficio e del traffico d'influenze... riconoscendo la necessità di bilanciare l'esigenza di indagini in materia penale con il diritto alla protezione della vita privata dei cittadini», si legge in un comunicato diramato a conclusione del bilaterale.

MAGISTRATURA E INCHIESTE
Oggi Nordio sarà a Palermo per l’assemblea dell’Associazione nazionale magistrati: «La mia presenza è significativa come forma di assoluto rispetto nei confronti dell’Anm e di scambio franco, leale e sincero», ha precisato il ministro che, nel corso della conferenza stampa di ieri ha confermato che non vi è alcun progetto di amnistia: «Sarebbe l’ammissione del fallimento dello Stato. L’amnistia non è un provvedimento svuotacarceri: i rimedi che prevediamo sono altri».
Due battute il ministro della Giustizia le ha riservato anche all’inchiesta che riguarda il presidente della regione Liguria, Toti, finito agli arresti domiciliari per corruzione: «Di fronte ad ogni indagine è necessario rispetto e cautela. In ogni caso vale sempre il principio di non colpevolezza ed è una bestemmia sostenere che sia l’indagato a dover dimostrare la propria innocenza».
 

Ultimo aggiornamento: 22:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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