Novità in Veneto sul fronte granchio blu. Da domani partirà il monitoraggio degli esemplari per ottimizzare la pesca delle femmine e intervenire così nella guerra del Delta.
«È una tragedia, siamo molto preoccupati - sono state le parole del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, durante la conferenza stampa di questa mattina, 16 agosto, a Palazzo Balbi».
«Abbiamo già stanziato 80 mila euro per i primi studi e il governo ha stanziato quasi 3 milioni di euro.
@ilgazzettino.it Granchio blu, Luca Zaia: “Eccolo qui, un esemplare maschio. Questo distrugge tutto”. Poi la battuta: “Qui ce ne sono tanti, se qualcuno lo vuole per l’acquario”. @Luca Zaia . . . . #tiktok #ilgazzettinoit #viralvideo #gazzettinoit #lucazaia #granchioblu #granchioblu🦀🦀 #granchiobluricetta #granchioblucommercio #granchioblu2023 #granchiobluitalia #neiperte #perte #viralvideotiktok #tiktokitalia #funnyvideo #funnyvideos ♬ suono originale - Il Gazzettino
Come è arrivato il granchio blu
«Il granchio blu ha 10 zampe ed è originario delle coste occidentali dell'Atlantico, dal Canada all'Argentina - ha spiegato la biologa Franca Baldessin - È arrivato qui attraverso l'acqua di stiva delle navi, quell'acqua che si raccoglie per equilibrare la nave. Il suo habitat preferito è la zona sabbiosa e fangosa, come la laguna. Il maschio è tutto blu mentre la femmina presenta del rosso sulle chele ed è leggermente più piccola: il periodo dell'accoppiamento è fine estate e una sola femmina può produrre 8 milioni di uova».
Il granchio blu è cannibale
«Queste nasse serviranno per monitorare la diffusione del granchio blu e la distribuzione della popolazione». L'obiettivo è capire in quale zona sono presenti le femmine così da ottimizzare la pesca. «Quando è ancora piccolo i suoi predatori sono altri pesci, uccelli o tartarughe - ha continuato Baldessin - Ma il suo predatore per eccellenza è se stesso, il granchio blu è cannibale». Un intervento necessario perché la situazione sta sfuggendo di mano. «L'anno scorso pescavamo 6 o 7 granchi blu a settimana, ora siamo arrivati a 200 al giorno - ha confermato Omar della cooperativa San Marco di Burano - Nel giro di 4-5 giorni le reti da pesca sono già da sostituire perché le danneggia. Il problema principale è smaltirli, sono troppi».