Don Gianni apre mensa per italiani:
«Sì ai profughi, ma Salvini non ha
tutti i torti sulla crisi delle famiglie»

Giovedì 10 Settembre 2015 di Elisio Trevisan
Don Gianni apre mensa per italiani: «Sì ai profughi, ma Salvini non ha tutti i torti sulla crisi delle famiglie»
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MESTRE - «Obbediamo volentieri al Papa, ma non dimentichiamo gli italiani in difficoltà. In questo il segretario della Lega Nord Salvini non ha tutti i torti». Don Gianni Antoniazzi, parroco di Carpenedo e presidente della Fondazione don Vecchi ne ha parlato a lungo con don Armando Trevisiol, il suo predecessore, e hanno deciso di mettere a disposizione un appartamento per una famiglia di profughi. Allo stesso tempo, però, allestiscono un ristorante per le famiglie italiane in difficoltà: 100 pasti a sera a un prezzo simbolico, probabilmente un euro a persona e gratis per i ragazzi sotto i 16 anni.



Papa Francesco ha diffuso il suo appello, ripreso anche dal patriarca di Venezia, domenica all’Angelus rivolgendosi a parrocchie, monasteri e conventi del Paese. Matteo Salvini dai microfoni di Radio Padania ha risposto «non voglio polemizzare con il Santo Padre ma chissà se l’appello ad accogliere gli immigrati nelle parrocchie varrà anche per smuovere le coscienze dei benpensanti buonisti per le migliaia di italiani in difficoltà che dormono in auto. Che poi i soldi la Chiesa in gran parte li prende in Italia dall’8 per 1000».



Don Antoniazzi non a caso definisce l’iniziativa come «un duplice tentativo per accogliere il fratello lontano e insieme non dimenticare la fatica dell’amico col quale abbiamo condiviso per decenni il cammino quotidiano». L’alloggio per i profughi («una famiglia segnalata dalla Diocesi) sarà sistemato nel giro di pochi giorni. Lo stesso per il ristorante, e il parroco di Carpenedo si rivolge a tutti i colleghi per chiedere che, «quando avremo completato quest’opera, avvisino le famiglie».



Il luogo prescelto è il Don Vecchi 1 in via Società 300 Campi a Carpenedo (Mestre), dove già operano da anni i centri di distribuzione di abiti, mobili e altro materiale per chiunque sia in difficoltà, italiano o straniero. Tre famiglie di profughi con figli piccoli già vivono in 3 appartamenti distinti della parrocchia di Carpenedo, inoltre i Centri don Vecchi e la Parrocchia da anni sfmano migliaia di extracomunitari.



«Attenzione però: anche l’Italia non sta attraversando un buon momento - conclude don Antoniazzi - qui non piovono bombe ma neppure la guerra aveva portato a una crisi così profonda, a mancanza di lavoro e natalità tanto bassa: è una vera e propria guerra economica nei nostri mercati che sta stringendo la morsa sulle famiglie più fragili».



Ultimo aggiornamento: 22:21

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