Una tranquilla passeggiata in centro che in un attimo si è trasformata in un vero e proprio incubo. È accaduto martedì pomeriggio a una giovane donna di Albano che stava probabilmente andando verso casa e mentre percorreva via Leonardo Murialdo si è vista improvvisamente precipitare sulla testa da una palazzina circostante un serpente di circa un metro e mezzo.
Secondo i primi racconti della giovane, il serpente aveva un colore grigio scuro ed era lungo circa un metro e mezzo, ma la donna non ha saputo specificare se si trattasse di una vipera o di un tipo di rettile non velenoso come magari potrebbe essere un biacco. Il fatto, comunque, ha aumentato le preoccupazioni dei residenti della zona che da qualche tempo guardano con "diffidenza" alla folta vegetazione incolta che caratterizza diversi casolari, terreni e vecchi edifici abbandonati di quella zona che insiste tra piazza San Paolo e via Murialdo, in pieno centro storico, dove non è inconsueta la presenza di serpenti, topi e altri animali.
L'ALLARME
Alcuni cittadini chiedono l'intervento dell'amministrazione comunale per cercare di pulire quelle aree, ma la situazione non è semplice perché molti di quei terreni sono privati e tra l'altro alcune zone fanno parte di appezzamenti di società fallite e questo rende molto più complicata la gestione di questa situazione. Nei giorni scorsi il sindaco Borelli aveva risposto in prima persona a una residente di via del Cancello (in un'area a un paio di chilometri di distanza) che si lamentava dello stato di degrado della zona, «dell'erba alta piena di animali come topi e serpenti e della sporcizia».
Il primo cittadino aveva replicato che in quella zona «esiste il consorzio Muro Bianco e che purtroppo quell'area rientra nelle sue competenze da quasi 40 anni. Tutte le case che sono state costruite nel corso di questi anni hanno anche pagato la quota relativa agli obblighi consortili. Se non esistesse il Consorzio, da quando mi sono insediato, non avrei fatto tavoli di confronto con chi deve risolvere il problema. Non avrei convocato riunioni con alcuni residenti per vedere come definire la questione del frazionamento delle particelle. Non avrei spiegato che tutta l'area, eccetto via di Muro Bianco (asse principale) che è strada privata a uso pubblico, è privata perché ancora ricadente nel Consorzio. Ho riunito le imprese che hanno investito dopo aver chiesto l'escussione della fidejussione bancaria a garanzia delle opere che si sarebbero dovute fare. Si sono impegnate a chiudere i lavori mancanti e a consegnare al Comune le aree che, nel frattempo, ricadono nella competenza dei soci del consorzio. Un problema che si trascina da 40 anni e che, forse, dopo due anni e mezzo che ricopro la carica di sindaco, si è quasi risolto».