Sta per cominciare il primo corso sui disturbi neuropsichiatrici nel post covid, promosso da Fad in collaborazione con Artemisia Onlus. "Dal disagio sociale al Long Covid - viaggio nei labirinti mentali della pandemia”, è il titolo del corso nel quale si tratteranno i disturbi mentali, che comprendono i disturbi psicotici, i disturbi dell’umore, i disturbi d’ansia, anoressia e bulimia nervose, e i disturbi da abuso di sostanze e di alcol.ù
Tra i giovanissimi, i disturbi mentali sono caratterizzati soprattutto da ansia (prevalenza 8,2%) ed emotività (6,5%). Soffrono di sintomi di depressione il 59% degli anziani disabili, il 21% di persone con sintomi depressivi non chiede aiuto ad alcuno.
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La sindrome neurologica post-Covid può insorgere nei pazienti che hanno avuto sintomi mediogravi, producendo, nel 70% dei casi, disturbi di memoria, concentrazione, sonno e umore. Contestualmente, le condizioni sociali correlate all’isolamento domestico, alle problematiche economiche ed alla paura della malattia, hanno pure avuto un impatto notevole sull’equilibrio mentale, tanto da ipotizzare che la principale emergenza post-Covid sarà rappresentata proprio dalle patologie psichiatriche. In merito all’entità del problema, è doveroso sottolineare, altresì, che, rispetto alla popolazione generale, le persone con patologie psichiatriche sono a maggiore rischio di sviluppare malattie fisiche e risultano le meno aderenti ai trattamenti terapeutici, e questo determina conseguenze negative sulla qualità e sull’aspettativa di vita: rispetto alla popolazione non affetta da problemi psichiatrici, si riscontra più frequentemente un ridotto accesso ai programmi di screening e prevenzione, in associazione a stili di vita non salutari connessi proprio ai disturbi mentali stessi.